Nella scuola piove dentro, genitori imbufaliti
Serve un nuovo tetto per l'asilo Cartoccino a Monza. Le foto dei genitori sono scioccanti

Da anni hanno fatto segnalazioni per la situazione disastrosa in cui si trova il tetto della scuola, pieno di buchi e infiltrazioni, con la conseguente inagibilità di alcune zone, e con l’ambiente pieno di umidità e vernice che si stacca dalle pareti sbriciolandosi nell’aria. Ma adesso i genitori della scuola dell'infanzia il Cartoccino di Monza sono davvero arrabbiati e il consiglio d'istituto del comprensivo di via Correggio ha deciso di mobilitarsi per chiedere un intervento al Comune.












La situazione del Cartoccino
La presa di posizione del Consiglio d'istituto e dei genitori della scuola è chiara: "Siamo stanchi che le nostre scuole siano fatiscenti e non accoglienti per i nostri bambini. Quanto sta accadendo alla scuola d'infanzia "il Cartoccino" è vergognoso. Per i nostri figli vogliamo attività, educazione e divertimento, non intonaci che si staccano, freddo in classe e pioggia dal tetto".
E così al lancio dell'hashtag #unTettoPerIlCartoccino i genitori della scuola di Cederna hanno annunciato di aver perso la pazienza. "Noi rappresentanti di classe e maestre della scuola d’infanzia , a nome di tutti i genitori, e soprattutto di tutti i bimbi che frequentano la nostra scuola, non possiamo più tacere. Siamo troppo delusi e indignati per una politica che non mette al centro il bene dell’individuo", hanno rimarcato.
La situazione strutturale della scuola è sotto gli occhi di tutti: pareti con intonaco che si stacca e secchi messi qui e là lungo i corridoi per tamponare la situazione. Eppure la risoluzione non è ancora arrivata.
Le richieste dei genitori
"Ogni anno i lavori venivano messi nei bilanci del Comune, ma poi puntualmente c’era qualcosa di più importante da fare e quei soldi venivano puntualmente spostati. Ogni anno il gioco delle tre carte quindi, prima promessa dei lavori, poi lo spostamento dei soldi in bilancio. Abbiamo atteso in silenzio, fiduciosi, soprattutto dopo l’ultima promessa dell’assessore Simone Villa, che in una lettera del 31 maggio 2021 ci garantiva la fattibilità del lavoro entro la primavera di quest’anno, e la sicurezza dei fondi - hanno spiegato i genitori - Abbiamo atteso in silenzio anche quando il Comune, con vari mesi di ritardo, ha messo dei pannelli di legno per separare gli ambienti comuni della scuola durante il Covid, costringendo i bimbi a non poter uscire dalle aule. Abbiamo atteso in silenzio anche quando abbiamo dovuto chiamare i genitori per far portare via i bambini visto che ogni santo lunedì le aule erano fredde, a volte sotto i 16 gradi. Abbiamo atteso in silenzio anche quando ci hanno negato due semplici cavi di metallo che sorreggono il cancello d’ingresso in caso di rottura, visto che quelli che ci sono adesso sono rotti, perché tanto il Comune ha promesso che farà la cancellata nuova e quindi sarebbe una spesa inutile". Ora però in silenzio i genitori non ci vogliono stare più perché nessuna risposta ufficiale è mai arrivata a tutte le segnalazioni, fatte dai rappresentanti, dalle maestre, dalla preside e dal Consiglio d’Istituto. "Questa assenza delle istituzioni, questa vicinanza al cittadino tanto pubblicizzata, ha fatto si che “il Cartoccino” sia diventata una scuola che fa acqua da tutte le parti".