Besana

Nelle casse comunali ci sono ancora soldi, riaperte le domande per i buoni spesa

Grazie al residuo dei fondi erogati dal Governo per fronteggiare l’emergenza Covid

Nelle casse comunali ci sono ancora soldi, riaperte le domande per i buoni spesa
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Sarà utilizzato per l’erogazione di buoni spesa e l’acquisto di generi alimentari e di prima necessità in collaborazione con Caritas e Cav il gruzzolo rimasto nelle casse comunali, residuo dei fondi erogati dal Governo alla città di Besana per fronteggiare le conseguenze dell’emergenza sanitaria. Sono 45 mila e 986 euro in tutto dei 118 mila e 700 già elargiti.

Si può fare domanda fino alla fine del mese

Il Comune di Besana ha aperto una nuova finestra per presentare domanda di accesso alla misura dei buoni spesa, da ieri, martedì 2 novembre, fino alla fine del mese, secondo il format pubblicato sul sito internet di villa Borella (www.comune.besanainbrianza.mb.it). Gli assegnatari avranno poi tempo fino al 31 gennaio per utilizzare i buoni negli esercizi commerciali besanesi convenzionati.

Ecco chi può beneficiarne

I criteri per ottenere il beneficio restano gli stessi definiti la scorsa primavera in occasione della seconda distribuzione dei coupon alla popolazione.
Può essere presentata una sola richiesta per nucleo famigliare ed è necessario risiedere entro i confini comunali (per gli stranieri privi di titolo di soggiorno è sufficiente il domicilio di fatto, anche temporaneo). Fondamentale è la differenza tra entrate ed uscite registrate nel corso del mese precedente a quello di presentazione della domanda: il termometro del bisogno si concentra quindi su quanto effettivamente resta in tasca una volta coperte le varie situazioni debitorie certificate. La liquidità disponibile non deve superare i 200 euro in caso di persona singola, 300 se il nucleo famigliare è composto da due persone e così via, con un aumento di 100 euro ad ogni componente in più. E’ previsto inoltre un abbattimento dei contributi per chi già gode di forme di sostegno al reddito e per chi riceve i pacchi alimentari della Caritas; viceversa, l’importo sarà aumentato di 50 euro per le persone particolarmente fragili
Saranno infine i Servizi sociali a verificare la presenza dei requisiti necessari all’assegnazione dei buoni, anche attraverso un colloquio telefonico.

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