"Nessuna delle Case di Comunità in Brianza è in regola"
I dati emersi da un’inchiesta condotta negli ultimi mesi dal gruppo regionale del Partito Democratico sul reale stato delle case di comunità in Lombardia

"In Lombardia il 96% delle 216 Case della Comunità previste dalla Regione o non ancora attiva o non ha tutti i servizi richiesti dal Decreto Ministeriale 77 del 2022. In particolare, nove su dieci non hanno la copertura prevista di Medici di medicina generale e di infermieri. Un terzo di quelle programmate non ha nemmeno aperto i battenti, è ancora solo sulla carta".
"Nessuna delle Case di Comunità in Brianza è in regola"
A renderlo noto sono il Segretario provinciale del PD di Monza e Brianza Lorenzo Sala e il Responsabile provinciale della sanità Ivano Riva, che hanno rielaborato i dati emersi da un’inchiesta condotta negli ultimi mesi dal gruppo regionale del Partito Democratico sul reale stato delle case di comunità in Lombardia.
I numeri - spiega il Partito democratico di Monza e Brianza in una nota - sono il frutto dell’analisi dei dati raccolti con 140 accessi agli atti alla Direzione Generale Welfare della Regione, in cui si chiedevano tutti i dettagli non solo sul tasso di apertura, ma anche riguardo ai servizi effettivamente disponibili.
I dati
Secondo quanto riportato dal Pd nella provincia di Monza e Brianza il quadro è sconfortante: delle 17 Case di Comunità programmate ne sono state attivate solo 13.
"Il problema non è solo di apertura, ma anche di servizi effettivamente attivi - specifica il Pd. Nel 40% delle Case di Comunità già attive in Lombardia mancano totalmente i Medici di Medicina Generale, che invece dovrebbero essere presenti sette giorni su sette, 24 ore su 24. Nel 45% non c’è alcun servizio di diagnostica, nel 31% non c’è integrazione con i servizi sociali del territorio e nel 30% manca il punto prelievi.
E in Brianza non va certo meglio. In nessuna delle 13 case di comunità aperte c’è un Medico di medicina generale presente 24 ore su 24, per sette giorni su sette, e nessuna può contare sulla presenza degli infermieri 12 ore al giorno per sette giorni su sette. In tre strutture non è presente nessun servizio diagnostico, e, dove è stato attivato, lo è solo per una media di 11 ore e 16 minuti alla settimana. I punti prelievi sono attivi in media 10 ore e 12 minuti la settimana, con una media giornaliera (su 5 giorni) di due ore".
"L'unica cosa che cresce sono i bilanci dei grandi gruppi della sanità privata, che si arricchiscono dietro le liste d'attesa”
“In Lombardia e nella nostra provincia siamo di fronte al fallimento della giunta Fontana - dichiara Sala - e i numeri impietosamente lo dimostrano. C'è bisogno di un piano di riprogettazione, di ridefinizione degli impegni presi. Abbiamo bisogno di una Medicina territoriale più vicina ai cittadini, altrimenti in queste condizioni l'unica cosa che cresce sono i bilanci dei grandi gruppi della sanità privata, che si arricchiscono dietro le liste d'attesa”.
"L'ennesimo scarto tra le promesse e quello che la Regione realmente fa"
“La scadenza del giugno 2026 prevista dal PNRR - attacca Riva - non sarà raggiunta da Regione Lombardia. Il programma che la giunta Fontana nel 2022 aveva mandato a Roma per realizzare le case di Comunità non sarà rispettato. Sono i numeri a parlar chiaro, non il PD. Questo è l'ennesimo scarto tra le promesse e quello che la Regione realmente fa. La cosa grave è che si perderanno anche dei soldi. Questo perché il Decreto Ministeriale indica con precisione quali servizi debbano essere attivi e noi abbiamo scoperto che i buchi sono enormi. Che in nessuna casa di comunità di Monza e Brianza ci sia un Medico di Medicina Generale è gravissimo, così come è altrettanto grave che la diagnostica sia aperta solo per poche ore alla settimana”.
Di seguito la tabella che riepiloga i servizi attivi nelle case di comunità della provincia di Monza e Brianza: