Niente lieto fine?

Network Contacts Concorezzo, dura presa di posizione dei sindacati in difesa dei lavoratori

La posizione dei dipendenti si fa sempre più delicata con il passare dei giorni.

Network Contacts Concorezzo, dura presa di posizione dei sindacati in difesa dei lavoratori
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Network Contacts di Concorezzo, dura presa di posizione dei sindacati in difesa dei lavoratori. Con il passare dei giorni si fa sempre più delicata la posizione dei dipendenti del call center con sede in via Salvo D'Acquisto.

Durissimo comunicato stampa congiunto

Dopo gli spiragli che sembravano essersi aperti nei giorni scorsi, la posizione dei dipendenti della Network Contacts è ormai appesa a un filo. A denunciare l'accaduto sono nuovamente i sindacati, che nella giornata di oggi, giovedì 19 ottobre 2023, hanno diramato un durissimo comunicato stampa congiunto.

"La vertenza dei lavoratori del call center Network Contacts di Concorezzo sembra non avere fine - si legge nella nota firmata dalle segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil - Nel corso dell'estate Mediobanca (tramite le aziende Compass e CheBanca!) ha infatti inviato la disdetta del contratto di appalto a Network Contacts, per affidare le attività di assistenza alla clientela ai call center Covisian, Numero Blu e Meglio Questo. Da subito abbiamo contrastato la spregiudicatezza di Mediobanca e delle aziende subentranti nell'appalto (con l'eccezione di Meglio Questo), interessate unicamente a eludere le norme relative alla "clausola sociale", ovvero il passaggio del personale alle dipendenze delle nuove aziende a parità di condizioni economiche e normative, per fare cassa sulla pelle dei 54 lavoratori coinvolti. In seguito alle pressioni esercitate dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali, a metà settembre si è svolto un confronto presso la IV Commissione di Regione Lombardia: la situazione, anche grazie all'intervento istituzionale, sembrava in via di risoluzione e l'applicazione della clausola sociale appariva vicina. Il 12 ottobre si è quindi svolto l'incontro decisivo per la definizione dell'accordo sindacale: purtroppo in questa sede abbiamo scoperto che Mediobanca, all'ultimo minuto e negandosi al confronto, ha deciso di affidare la quasi totalità delle attività a Numero Blu, escludendo completamente Covisian dalla ripartizione. Numero Blu ha quindi immediatamente precisato che non avrebbe rispettato la normativa relativa alle clausole sociali e, pur rendendosi disponibile ad assumere i lavoratori, non avrebbe garantito condizioni paritarie, applicando un contratto nazionale poco rappresentativo e non a firma dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, e spostando i lavoratori in sedi distanti fino a 40km da quella di Concorezzo, escludendo la possibilità di lavorare da remoto".

"Chiaro tentativo di aggirare le regole"

"Tale scelta, come è emerso dall'incontro, è conseguenza di valutazioni commerciali di Mediobanca: l'azienda ha infatti ritenuto opportuno affidarsi al "miglior offerente" senza verificare le condizioni che sarebbero state proposte ai lavoratori - continua il comunicato - Questo è un chiarissimo tentativo di aggirare le regole relative ai cambi di appalto (previste dall’articolo 53 del contratto nazioale delle telecomunicazioni) poiché si impedisce, di fatto, il passaggio dei lavoratori a nuove aziende condannandoli a un quasi certo licenziamento da parte di Network Contacts nell'ambito di una procedura collettiva che coinvolge a livello nazionale 300 lavoratori. Vogliamo ricordare che Mediobanca dichiara sul proprio sito istituzionale di avere l'obiettivo di "coniugare redditività e competitività con il rigoroso rispetto dell’etica professionale”. Serve adesso la prova del nove: Mediobanca dimostri di applicare il proprio credo! Un’azienda che registra un utile record di un miliardo di euro NON puo’ risparmiare “due spiccioli" sulla pelle dei lavoratori! Chiediamo a gran voce che Mediobanca ascolti i lavoratori e le organizzazioni sindacali, garantendo la corretta applicazione della clausola sociale e affidando le attività in appalto esclusivamente a soggetti che rispettino le regole condivise da Confindustria e dalle organizzazioni sindacali applicando il contratto delle telecomunicazioni. Per tutti questi motivi, nel corso della prossima settimana (23-27 Ottobre) organizzeremo un presidio sotto la sede di Mediobanca, in Piazzetta Cuccia a Milano".

 

 

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