A Lissone

Niente da fare: ancora scontro tra Polizia locale e sindaco

Il Comando, per voce del sindacato, ha deciso di proseguire con lo stato di agitazione contro le scelte dell'Amministrazione

Niente da fare: ancora scontro tra Polizia locale e sindaco
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Lo scontro tra agenti e Comune resta più che mai aperto. Ennesima fumata nera al Comando della Polizia locale di Lissone.

Scontro tra Polizia locale e Amministrazione

Dopo le proteste e le rimostranze degli agenti - a seguito delle modifiche orarie e organizzative volute dall’Amministrazione - confermato lo stato di agitazione. A comunicare la decisione ci ha pensato la Uil-Fpl Brianza.

A nome dei nostri iscritti comunichiamo che, a seguito di chiusura del tentativo di conciliazione svolto in Prefettura, non avendo prodotto i risultati minimi auspicati dal Corpo di Polizia locale, lo stato di agitazione del personale proseguirà secondo le modalità che verranno decise di volta in volta dagli appartenenti al Corpo. Si contestano le modifiche della turnazione fatte in maniera del tutto approssimata che ad aggi ha lasciato, oltre a turni di lavoro scoperti, pattuglie a prevalenza di agenti ancora da formare e senza nessun dispositivo di autodifesa con conseguente disservizio ai danni dei cittadini.

Ha comunicato il sindacalista Antonio Durante.

Situazione ormai insostenibile

Una situazione che, da mesi, tiene banco e che era finita anche sulle scrivanie del sindaco Laura Borella, del comandante Matteo Caimi e del segretario generale del Municipio Francesco Bergamelli.

Abbiamo fatto proposte nel merito che avrebbero migliorato la gestione delle risorse e degli uomini e delle donne con il risultato che ad oggi non sono state nemmeno prese in considerazione - proseguono dal sindacato - Sul punto riguardante una degna e consona sede dove svolgere il proprio lavoro si registra solo una dichiarazione di intenti, generiche promesse, senza entrare nel merito delle difficoltà oggettive e riconosciute anche dall'Ente stesso.

Uno dei punti di riflessione era stato proprio quello sull’attuale Comando di via Gramsci. Spazi piccoli, inadatti e - soprattutto - in comunione con gli altri uffici del Comune. Una situazione ormai non più sopportabile da parte della maggioranza degli agenti lissonesi.

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