No ai giochi di guerra: un centinaio in presidio contro l'Italian Raid Commando
Ieri sera, davanti alle scuole di via Polo a Briosco, la protesta contro la 37esima edizione della competizione per pattuglie militari

Una manciata di brioschesi (tra i quali anche la capogruppo di minoranza Vera Dell'Oro), qualcuno arrivato dai comuni limitrofi (da Carate Brianza in particolare) e tanti ragazzi. Quelli dell'Assemblea permanente contro le guerre di Lecco e della Foa (Fabbrica occupata autogestita) Boccaccio di Monza. Un centinaio in tutto le persone che ieri sera, giovedì 20 maggio, hanno partecipato al presidio contro la 37esima edizione dell'Italian Raid Commando davanti al plesso scolastico di via Polo a Briosco. Quest'ultimo per il secondo anno consecutivo concesso da Comune e Istituto Comprensivo per quattro giorni (da giovedì a domenica) come base logistica della competizione per pattuglie militari organizzata dalla delegazione lombarda dell’Unici (Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia) e riservata a militari in servizio attivo, della riserva e di scuole militari di nazioni della Nato ed amiche.

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Un centinaio in presidio
Non una gara ma "un'esercitazione militare" in piena regola mirata ad "abituare le coscienze individuali alla presenta dei militari nei territori" e al contempo a portare le guerre che stanno mettendo in ginocchio il mondo "sempre più vicine a tutti noi".
Così gli attivisti hanno spiegato la loro protesta ieri. Concentrata all'ingresso di via Polo - chiusa al transito da un cordone di agenti della Polizia di Stato- è partita alle 20 e proseguita fino alle 23 con striscioni (si è vista anche una bandiera della pace e una della Palestina), interventi al microfono e musica ad alto volume per "disturbare il sonno dei militari" alloggiati nella palestra della scuola, con buona pace dei residenti ai quali sono andate le scuse di chi era impegnato nel presidio.
"Briosco non vi vuole, andatevene via", uno dei cori intonati all'indirizzo dei protagonisti dell'Italia Raid Commando. Accanto al "no" deciso alle guerre, chi è sceso in strada ha puntato i riflettori anche sulla mancata informazione offerta ai cittadini brioschesi e, prima ancora, a studenti, famiglie e docenti del plesso che solo negli ultimi giorni sono venuti a conoscenza dell'evento pronto a "invadere" il paese. C'è stato anche chi ha denunciato, con tanto di foto, le pessime condizioni in cui la palestra di via Polo era stata lasciata lo scorso anno dopo il passaggio dei militari e il pericolo per i boschi del territorio, utilizzati per la competizione.
"Suoniamo la sveglia contro il militarismo"
La 37esima edizione dell'Italian Raid Commando vede protagonisti oltre 160 tra uomini e donne in divisa (una cinquantina quelli ospitati a Briosco) che si sfidano, divisi in squadre, in una serie di prove tecniche fino ad arrivare alla cena di gala di domani sera, sabato, in Villa Reale a Monza dove domenica sarà la volta delle premiazioni. Stesso copione dello scorso anno quando, però, nessuno aveva battuto ciglio. Lo hanno ammesso ieri sera anche i ragazzi dell'Assemblea permanente contro le guerre di Lecco.
"E' vero, oggi siamo quindi qui per suonare la sveglia contro il militarismo", hanno detto.
La stupidità in piazza.
A loro non piace la guerra, solo la guerriglia urbana con annessa distruzione....