Assemblea pubblica

"No all’impianto sperimentale di recupero di polveri e ceneri"

Grandissima partecipazione all'incontro organizzato da tutte le forze politiche del Comune; scatta anche la petizione

"No all’impianto sperimentale di recupero di polveri e ceneri"
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Busnago alza la voce: "No al laboratorio sperimentale di smaltimento di rifiuti speciali". Ieri sera, giovedì al Centro civico, si è tenuta un’assemblea pubblica che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini e dei rappresentanti di tutte le forze politiche del Consiglio comunale, sia di maggioranza che minoranza, pronte a fare fronte comune.

"No all’impianto sperimentale di recupero di polveri e ceneri"

L’incontro ha avuto come tema principale la proposta, pervenuta della società benefit "Resilco Srl", di insediamento di un laboratorio sperimentale per il trattamento dei rifiuti speciali sul territorio comunale. Un impianto che dovrebbe sorgere in un capannone di circa 200 metri quadrati e che sarebbe dedicato alla sperimentazione di un nuovo processo per il trattamento di materiali di scarto, come scorie e ceneri, al fine di recuperarle e riutilizzarle in altri settori, in primis quello dell’edilizia.

"La zona indicata dalla società non è adatta per ospitare attività di questo tipo - ha ribadito il sindaco di Busnago Danilo Quadri durante l’assemblea - E’ a ridosso di un Centro commerciale (Il Globo), abitazioni, una Rsa e altre strutture pubbliche. Anche se il progetto è descritto come sperimentale, i rischi per la salute e l’ambiente sono reali".

Il laboratorio e le preoccupazioni

Il laboratorio dovrebbe trattare polveri e ceneri provenienti da acciaierie, con un processo che prevede l’uso di sostanze chimiche come soda caustica e solfato ferroso, oltre all’anidride carbonica, per trasformare questi materiali in fanghi che, una volta essiccati, verrebbero utilizzati come riempitivi per il calcestruzzo. Sebbene le emissioni previste siano considerate basse, Quadri ha espresso dubbi sulla sicurezza del processo:

"Anche se le emissioni previste sono minime, non possiamo sapere cosa succederà una volta finita la fase sperimentale. Non abbiamo ancora tutte le informazioni necessarie per sentirci tranquilli".

In particolare il sindaco ha sollevato preoccupazioni sul fatto che le quantità di rifiuti trattati potrebbe non essere conforme a quanto dichiarato in seguito alla fase sperimentale, il che potrebbe portare a rischi sconosciuti, come emissioni superiori e la gestione di scarti potenzialmente più pericolosi.

"Il trattamento delle ceneri potrebbe portare alla creazione di emissioni, anche se dichiarate basse, ma su base sperimentale e quindi difficili da prevedere nel lungo termine"

Oltre alla preoccupazione per il processo stesso, il Comune ha avviato azioni concrete per contrastare il progetto, tra cui un’interrogazione diretta a Regione Lombardia (che avrà l’ultima parola sull’eventuale insediamento dell’attività) per sollecitare una valutazione più approfondita. Altra questione sollevata è il legame della società che propone il laboratorio con "Finlombarda", società finanziaria di Regione Lombardia. Infatti, la "Resilco Srl" avrebbe ottenuto recentemente un finanziamento di 5 milioni di euro tramite un bando regionale, a cui si aggiunge un altro finanziamento già ricevuto 18 mesi fa.

La petizione

L’Amministrazione ha inoltre evidenziato che la società ha sede legale a Bergamo e operazioni a Lomagna e Caponago, ma le preoccupazioni riguardano la gestione di tonnellate di rifiuti speciali e il rischio di contaminazione:

"Non ci preoccupa il laboratorio in sé, ma la quantità di rifiuti trattati e la zona in cui sarebbe inserito. Il processo potrebbe comportare emissioni, scarti e rischi difficili da prevedere, soprattutto in una zona così vicina a strutture sensibili"

Durante l’assemblea è stata lanciata anche la proposta di una petizione contro il progetto, che ha ricevuto ampio sostegno da parte dei cittadini. Petizione che verrà inviata alla Regione Lombardia, e chiede il rigetto del laboratorio, ritenuto troppo rischioso per la salute pubblica e l’ambiente. Da domani, sabato, per tutti i cittadini sarà possibile firmare la petizione al Centro civico di via Piave.

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