Giussano

«Non avete tempo per pregare? Fatelo in auto...»

Per ottimizzare i tempi e nutrire il proprio spirito Don Giuseppe Corbari, vicario a Robbiano, suggerisce Ave Maria, Padre nostro, ma anche podcast con salmi e meditazioni e App dedicate

«Non avete tempo per pregare? Fatelo in auto...»
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Lo definisce un «approccio creativo» ma sicuramente utile allo scopo. Quale? Pregare mentre si viaggia. Un modo per ottimizzare tutti i tempi e allo stesso tempo nutrire il proprio spirito, con Ave Maria, Padre nostro, ma anche con podcast e App dedicate.

«Non avete tempo per pregare? Fatelo in auto...»

Don Giuseppe Corbari, vicario responsabile a Robbiano, ha fatto suo il messaggio di Papa Francesco, che, in vista del Giubileo 2025, ha rivolto a tutta la Chiesa invitando alla preghiera, in preparazione dell’apertura della Porta Santa. Non sempre, però, nella quotidianità di tutti i giorni si trova il tempo per recitare le preghiere. Ed è qui che entra in gioco il sacerdote, «sfruttando» quello che è stato uno dei suoi vecchi metodi, prima di entrare in seminario.

«Quando da giovane, guidavo per andare al lavoro, usavo parte del viaggio per pregare. Non richiede tempo aggiuntivo e l’ho sempre trovato un modo particolarmente efficace - ci racconta - E’ un approccio creativo, che suggerisco alle molte persone che spesso mi confidano di non avere tempo per la preghiera».

L'editoriale

Un approccio che don Giuseppe ha messo anche nero su bianco, nel suo editoriale sull’ultimo bollettino parrocchiale.

L’obiettivo è quello di sfruttare al meglio il tempo in cui si portano a scuola i bambini, si va all’Università in treno, ci si reca al lavoro in auto, ma anche quando si va in giro a piedi, anche solo dalla chiesa all’oratorio:

«Durante quel tragitto si può ad esempio recitare un Padre nostro, un’Ave Maria, ma anche ascoltare un salmo pregato attraverso un podcast - spiega - C’è poi una App “pre.audio” che consiglio vivamente per lo smarphone. Anche su Youtube ci sono molte meditazioni spirituali proposte da sacerdoti. Sono tutti modi per entrare in relazione con Dio: la preghiera è infatti anche ascolto».
Don Giuseppe ci tiene poi a ricordare che «anche se la preghiera richiede una certa attenzione», può essere «integrata in modo sicuro con la guida, mantenendo comunque la consapevolezza della strada e rispettando le regole della circolazione. Del resto è simile all’ascolto della radio», ribadisce.

Combinare la preghiera con altre attività, diventa secondo il sacerdote «un’interessante e geniale soluzione pratica».

«Dire qualche preghiera al mattino per affidare al Signore la nostra giornata, mentre si guida o si viaggia in treno, può essere considerato accettabile e vantaggioso, sia per gli adulti che per i bambini e ragazzi. L’ho proposta anche ai piccoli della catechesi. L’alternativa rimane non pregare, ma come dice saggiamente il proverbio “piutost che nient, l’è mej piutost».

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