Non c'è pace a Mezzago: la Sagra dell'Asparago Rosa è subito... pepata
Il capogruppo di minoranza attacca: "L'Amministrazione comunale vuole sabotare la Pro Loco".
Non c'è pace a Mezzago: la Sagra dell'Asparago Rosa è subito... pepata. Il capogruppo di minoranza Giorgio Monti attacca: "L'Amministrazione comunale vuole sabotare la Pro Loco".
"L'intento del sindaco è chiaro"
L’asparago della discordia. A Mezzago continua la scontro tra maggioranza e minoranza, di nuovi ai ferri corti dopo le numerose divergenze già emerse nei mesi scorsi. Motivo del contendere: la gestione della Sagra dell’Asparago Rosa, partita in grande stile venerdì sera dopo due anni di "andamento lento" per ovvie ragioni legate alla pandemia. Una partenza, quella di venerdì, che non è passata inosservata a chi da tempo è un assiduo frequentatore della Sagra: la serata inaugurale, infatti, non è andata in scena come da tradizione a Palazzo Archinti, ma in oratorio. E, soprattutto, a gestire l’evento è stata l’associazione "Vivi Mezzago", non la Pro Loco, reduce da una serie di scontri proprio con l’Amministrazione comunale.
"Quello che stanno facendo il sindaco Rivabeni e la sua Amministrazione mi sembra sempre più evidente - spiega il capogruppo di "Mezzago Democratica" Giorgio Monti - Mi pare che ci sia una chiara volontà di sabotare la Pro Loco e altre realtà del territorio".
Dura la replica del sindaco Massimiliano Rivabeni: "Noi non sabotiamo niente e nessuno. Deve essere chiaro a tutti che la Sagra è un evento inclusivo, non esclusivo".
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