Nonostante la crisi idrica il Consorzio Est Ticino Villoresi mantiene invariate le tariffe per le aziende agricole
Il Consiglio di Amministrazione dell’Ente, giunto alla scadenza del proprio mandato (si voterà sabato e domenica) fa il punto su quanto fatto in questi anni e sulle sfide future.
Sono ormai prossime le elezioni indette dal Consorzio Est Ticino Villoresi per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione dell’Ente giunto alla scadenza del proprio mandato: si vota infatti venerdì 25 e sabato 26 novembre. I seggi, aperti dalle ore 9.00 alle ore 18.00, saranno costituiti presso differenti sedi sulla base della suddivisione in distretti.
Il Consorzio Est Ticino Villoresi approva la relazione di fine mandato
Durante la seduta di lunedì 21 novembre gli organi amministrativi del Consorzio, che si riuniranno un’ultima volta a fine mese per la proclamazione degli eletti, hanno approvato la relazione di fine mandato che illustrerà agli stakeholder quanto realizzato dall’Ente nel corso degli ultimi cinque anni.
Grazie a una puntuale programmazione degli interventi manutentivi sul reticolo, il Consorzio è riuscito ad attuare numerose opere significative e tangibili, finalizzate all’ottimizzazione degli utilizzi dell’acqua e al risparmio della preziosa risorsa idrica.
Investire nella infrastrutture e nelle persone, creare sinergie e network con altri soggetti ed enti attivi sul territorio, razionalizzare prassi e modalità operative sono stati e saranno sempre più determinanti nel dare forma a visioni innovative e produrre azioni efficaci considerando i numerosi e complessi mutamenti, non solo climatici ma anche economici, tecnologici e normativi, che caratterizzano il nostro tempo.
Le tariffe per le aziende agricole restano invariate
A fronte di una congiuntura particolarmente difficile, legata alla pandemia, al conflitto russo-ucraino e infine alla grave siccità di quest’anno, che ha provocato l’aumento inevitabile dei costi operativi, il Consorzio ha agito concretamente per non aggravare ulteriormente la situazione delle aziende agricole, prostrate da una crisi idrica senza precedenti nel corso della stagione irrigua, evitando loro un aumento dei contributi grazie alla solidità patrimoniale dell’Ente.
Guardando al futuro, si legge nella nota dell'Ente, con gli effetti dei cambiamenti climatici in atto e a un probabile riproporsi di annate problematiche come quella del 2022, il Consorzio si sta attivando per reperire i necessari finanziamenti, senza i quali risulta pressoché impossibile far fronte in modo efficace agli scenari che si profilano all’orizzonte.
Se da un lato l’attenzione della struttura consortile è sempre più rivolta all’ottimizzazione della gestione delle risorse esistenti, dall’altro l’integrazione delle fonti di approvvigionamento idrico è destinata a diventare determinante. Il Consorzio punta perciò all’attuazione di progetti con un alto profilo strategico, che necessariamente presuppongono risorse ed investimenti considerevoli.
Cosa è stato fatto
L’ampliamento del Canale Villoresi tra Monza e l’Adda (per una lunghezza di oltre 23 km) con portata al tratto terminale sino a 6 mc/sec da rendere disponibile per il Naviglio Martesana a Cassano d’Adda, il potenziamento del canale derivatore di Vittuone e la contestuale creazione di nuove infrastrutture, il completamento del collegamento Canale Villoresi-Naviglio Grande a Milano a partire dall’area Mind (l’ex sito espositivo) al fine di trasferire sino a 2,7 mc/s dal Canale Villoresi all’area portuale sia durante la stagione irrigua che nel corso delle asciutte parziali/totali del Naviglio Grande sono solo alcune delle azioni che sarebbe necessario implementare per offrire risposte concrete a quelle istanze che costantemente si ripropongono con tutta la loro forza.
Da ultimo, al fine di garantire lo svolgimento del servizio irriguo anche in condizioni di deficit idrico severo e consentire la distribuzione delle risorse disponibili attraverso tutte le bocche servite, la bacinizzazione del Naviglio Grande e del Naviglio Martesana rappresenterebbe una concreta possibilità di limitare gli effetti di periodi siccitosi come quello del 2022, cui il Consorzio ha opposto una turnazione dei rilasci irrigui tra canali mai sperimentata prima.
Il futuro dell'Ente
Oltre a ciò, il futuro dell’Ente sarà sempre più votato a un confronto costante con un’altra importante conseguenza dei cambiamenti climatici, ossia il verificarsi di eventi meteorici violenti e improvvisi che presuppongono un approccio orientato alla tutela territoriale e alla mitigazione del rischio idrogeologico, estremamente elevato in un Paese dalla fragile morfologia come l’Italia.
Anche su questo piano, si legge a conclusione della nota dell'Ente, il Consorzio è pronto ad offrire, prima di tutto a Regione Lombardia, le proprie competenze e l’esperienza maturata nella gestione idrica per assolvere a quelle funzioni strutturali, progettuali e operative divenute oggi sempre più fondamentali.