La polemica politica

Nuova scuola dell'infanzia Rodari, a rischio i fondi del Pnrr

Il Pd attacca: "Il contributo è perso, una vergogna", la sindaca Borroni: "La proroga è ancora possibile e comunque non ci fermeremo"

Nuova scuola dell'infanzia Rodari, a rischio i fondi del Pnrr
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Il Comune di Seveso rischia di perdere i 3,6 milioni di fondi del Pnrr per la costruzione della nuova scuola dell'infanzia Rodari. La sindaca Alessia Borroni: "Daremo comunque una nuova scuola comunale alle famiglie".

Nuova scuola dell'infanzia Rodari, a rischio i fondi del Pnrr

Con una determina finita ieri, mercoledì, all'albo pretorio, gli uffici comunali hanno preso atto che "non risulta in essere alcuna proroga normativa che consenta di mantenere il contributo statale". L'Amministrazione comunale si prepara a restituire allo Stato i 360mila euro di acconto incassati nel 2022 "a seguito del decreto di revoca ministeriale previsto entro il mese di settembre 2025".

L'attacco del Partito democratico

Non si è fatta attendere la nota dei consiglieri di opposizione del Pd, Gigi Malerba e Anita Argiuolo:

"Lo avevamo detto già da mesi ma la sindaca non ha mai avuto la decenza di confermare i fatti trincerandosi dietro fumose e campate per aria promesse. Ora si prende atto che i fondi del Pnrr non ci sono e va restituito l’acconto ricevuto pari a circa 350mila euro.  Che dire? Una vergogna. Tutta questa vicenda contiene elementi di inadeguatezza, incapacità e approssimazione di una sindaca solo capace di presenziare alle feste del paese. La colpa per la sindaca è sempre dei tecnici e dei funzionari: "La politica dà gli indirizzi”, ha esclamato più volte. Evidentemente, se gli indirizzi ci sono stati, non sono stati all’altezza. L’occasione di avere una nuova scuola dell’infanzia ora si fa ancora più difficile".

Pronta la replica della sindaca Alessia Borroni:

"Ho sempre detto dall'inizio che il percorso sarebbe stato difficoltoso e non mi rimangio le parole: costruiremo la nuova scuola dell'infanzia Rodari con o senza i fondi del Pnrr. Lo faremo perché vogliamo sostenere nel concreto le famiglie, la natalità e la genitorialità. Questi sono gli indirizzi politici che ho dato agli uffici, e li rivendico: dove ho sbagliato? Mi dica il Pd, che mi accusa, qual è la sua posizione politica: forse non garantire una scuola dell'infanzia comunale alle famiglie? Abbiamo usato tutte le armi che avevamo a disposizione, sia dal punto di vista politico che tecnico, per ottenere il contributo. E, al momento, non è detto che non lo otterremo: c'è la possibilità di un'ulteriore proroga e la determina pubblicata all'albo pretorio è un atto di autotutela in vista degli equilibri di bilancio da approvare entro fine mese".

La demolizione e la ricostruzione dell'opera

L'Amministrazione comunale ha più volte manifestato la volontà di proseguire con la realizzazione dell'opera di demolizione e ricostruzione della scuola dell'infanzia Rodari e ha confermato l'intenzione di costruire il plesso nello stesso punto di quello esistente, in via Fermi all'Altopiano: a fine giugno è stato affidato il servizio di ingegneria e architettura "per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica, finalizzato ad appalto integrato".

Una scuola da 4,5 milioni e non più da 8,5

Il nuovo quadro economico complessivo dell’opera ammonta, si stima, a  4,5 milioni di euro  (che potrebbe scendere a 3,9 milioni visto che l'Amministrazione è intenzionata ad accedere ai contributi erogati sul conto termico, per un importo stimato di 600mila euro). Il vecchio progetto era lievitato a 8,5 milioni. Una cifra che era stata giudicata "insostenibile" dal punto di vista economico: a fronte di un possibile contributo di 3.592.907,82 il Comune di Seveso avrebbe dovuto finanziare con risorse proprie la differenza, pari a 4.907.092,80 euro (4,200mila euro al netto del contributo Gse relativo al conto termico).

 

 

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