Seregno

Occhio ai dongiovanni social. Prima l’amicizia, poi i soldi

Una seregnese di 45 anni «denuncia» un profilo nel quale si creano amicizie con le donne, ma...

Occhio ai dongiovanni social. Prima l’amicizia, poi i soldi
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I truffatori si possono celare anche dietro lo schermo di un computer. Per questo motivo la seregnese Barbara Caravaggio ha deciso di segnalare, tramite un post sui social, un profilo che ha scoperto essere falso, nel quale era incappata una conoscente.

Occhio ai dongiovanni social. Prima l’amicizia, poi i soldi

«Sono stanca di personaggi simili, che si spacciano per chi non sono, pronti a chiedere soldi - ha segnalato la 45enne, interpellata dal nostro Giornale - Donne, imparate a difendervi. Se vi chiedono l'amicizia e vi contattano uomini molto belli, che da subito vi fanno tanti complimenti, deve subito scattare un campanello d’allarme. Lo stesso vale anche per gli uomini...».

Lo «schema» è sempre lo stesso: «L’approccio parte con frasi sdolcinate, ma non volgari. Chiedono sempre se siete sole e si mostrano interessati ad approfondire la conoscenza. Dopo diverse settimane, anche mesi, inventano qualche disgrazia per ottenere un bonifico o il numero della carta di credito della “vittima”,  di cui nel frattempo hanno ottenuto la fiducia. In caso di dubbio è meglio confrontarsi sempre con qualcuno e non condividere mai informazioni personali. Spesso dietro ci sono vere e proprie organizzazioni che chiudono un profilo e ne aprono subito altri».

La concittadina si è insospettita quando uno di questi profili ha contattato un’amica. «Mi sono subito accorta che si trattava di un falso e l’ho segnalato. Dopo il mio post mi è arrivata la testimonianza di una ragazza a cui lo stesso profilo aveva chiesto dei soldi». In seguito alla «denuncia» sui social, chi si occupa del profilo l’ha contattata con toni aggressivi.

«Mi ha scritto che non mi dovevo permettere e diverse frasi molto offensive - aggiunge Caravaggio - Purtroppo, anche se magari è difficile da credere, alcune persone cascano ancora in queste trappole. Perdono dei mesi a parlare con questi profili, che sfruttano la solitudine altrui. Un’altra mia amica ha ricevuto dei ricatti, con la minaccia di diffusione di fotomontaggi nei quali il suo volto veniva abbinato a nudi o foto intime».
Su questo tema serve ancora tanta informazione: «Come sappiamo, non c’è una grande tutela dal punto di vista legale, perché è difficile identificare e rintracciare gli ideatori di questi profili -  conclude Caravaggio - Facciamo più sensibilizzazione, in modo da evitare fregature».

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