Oggi è il 112 Day, la Giornata Europea dedicata al Numero Unico di Emergenza
In Italia il servizio “NUE -112” è stato inaugurato il 21 gennaio 2010 a Varese, con l’attivazione del primo call-center, ed è stato esteso alla provincia di Monza e della Brianza l'1 ottobre 2012
![Oggi è il 112 Day, la Giornata Europea dedicata al Numero Unico di Emergenza](https://primamonza.it/media/2025/02/nue_112_-420x252.jpg)
Oggi, 11 febbraio, ricorre la “Giornata Europea celebrativa del Numero Unico di Emergenza europeo – 112”. Il “112 Day” è stato istituito nel 2009 dalle istituzioni europee al fine di incrementare la conoscenza del servizio e dei suoi vantaggi da parte dei cittadini.
Oggi è il 112 Day, la Giornata Europea dedicata al Numero Unico di Emergenza
In Italia il servizio “NUE -112” è stato inaugurato il 21 gennaio 2010 a Varese, con l’attivazione del primo call-center, ed è stato esteso alla provincia di Monza e della Brianza il 1° ottobre 2012. Nel 2024, il Numero Unico Europeo delle Emergenze è diventato operativo anche in Abruzzo, in Puglia e in Emilia Romagna.
Il Servizio permette oggi a 48 milioni di cittadini di chiedere ogni tipo di soccorso (sanitario, forze di polizia, vigili del fuoco e soccorso in mare), digitando il 112 da rete fissa o mobile: la chiamata viene raccolta dalla Centrale Unica di Risposta che, svolte le opportune verifiche, la inoltra, con i dati di localizzazione del chiamante e del tipo di soccorso, alla sala operativa più idonea per gestire l’intervento immediato.
Il sistema, in piena coerenza con i requisiti del Servizio previsti dalla normativa europea e recepiti in quella nazionale, presenta dei rilevanti punti di forza che lo rendono prezioso per tutti i cittadini. Questi ultimi, infatti, possono raggiungere tutti i servizi di emergenza gratuitamente e attraverso un solo numero, con la garanzia di un accesso multilingue.
Tutte le chiamate sono localizzate; questa funzione, certamente utile in città, risulta indispensabile per le chiamate provenienti da aree extra urbane, dove risulta difficile fornire indicazioni precise e tempestive per essere raggiunti dai soccorsi. Proprio per garantire maggiore accuratezza in questi casi, dal 2022 l’Italia si è adeguata ai migliori standard
tecnologici, aggiungendo ai dati di localizzazione provenienti dalla rete telefonica, quelli generati dallo smartphone.
Quasi il 49% delle richieste non è per emergenze
Le Centrali Uniche di Risposta, inoltre, effettuano una rilevante azione di filtro delle chiamate improprie (non di emergenza) pari - nel 2024 - a quasi il 49% del totale delle richieste, consentendo di concentrare le risorse sulle effettive necessità di soccorso.
In Italia, ogni chiamata di emergenza riceve normalmente una risposta in poco più di 7 secondi. Nel caso in cui il contatto con la centrale non avvenga per qualsivoglia ragione, l’utente viene immediatamente richiamato.
Nel 2024 gestite oltre 18 milioni di chiamate
Per comprendere le dimensioni del servizio assicurato è sufficiente evidenziare che, nel corso del 2024, le Centrali Uniche di Risposta, operanti sul territorio hanno gestito oltre 18 milioni di telefonate, assicurando la ricezione anche delle chiamate di emergenza generate direttamente dalle autovetture in caso di incidente automobilistico grazie al sistema e-call. Nel 2024, le
segnalazioni gestite con tale modalità sono state oltre 173 mila, con l’inoltro di oltre 20 mila chiamate per interventi riconosciuti dalla C.U.R. come effettivamente necessari.
Il servizio 112Sordi
L’Italia ha sempre avuto una particolare attenzione a garantire l’accesso delle persone non udenti al servizio di emergenza. Già dal 2021 è attivo il servizio “112Sordi”, erogato su tutto il territorio nazionale tramite un sistema completamente gratuito, che consente l’utilizzo di una chat testuale in tempo reale, la condivisione della posizione geografica, la possibilità di ricevere immagini utili in attesa dei soccorsi e di rispondere a domande interattive estremamente semplici e veloci. Lo scorso anno, 592 persone non udenti sono state soccorse grazie a questo speciale sistema.
Il modello di Numero Unico di Emergenza Europeo sviluppato in Italia, fortemente permeato da tecnologie sempre più sofisticate, messe gratuitamente al servizio della sicurezza dei cittadini, esprime una forte collaborazione istituzionale, che si esprime nella regia integrata del sistema da parte di Stato e Regioni.
Espressione operativa di questo modello è la Commissione consultiva del Ministero dell’Interno, nella quale sono rappresentate tutte le componenti del NUE-112 (Ministero dell’Interno, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Ministero della Difesa, Ministero dell’Economia e Finanze, Dipartimento delle Politiche europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero della Salute e Conferenza Stato Regioni).
Il ruolo delle Prefetture
A livello territoriale sono, invece, le Prefetture Capoluogo di Regione a coordinare i Gruppi di monitoraggio nel cui ambito sono rappresentate tutte le componenti istituzionali coinvolte.
Si tratta di un modello organizzativo che costituisce un unicum per complessità di composizione e vastità di impatto sulla sicurezza dei cittadini, che è riuscito a coniugare la storia pluridecennale dei numeri di pronto intervento con l’orizzonte di un servizio universale di livello europeo.