Degrado

Omnicomprensivo: palestre "da incubo", i genitori convocano il presidente della Provincia

La manifestazione degli studenti e la richiesta di un'assembla pubblica

Omnicomprensivo: palestre "da incubo", i genitori convocano il presidente della Provincia
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Palestre inagibili da tempo, lezioni di Educazione fisica lasciate all’improvvisazione e condizionate dal.. meteo. E nessuno fa nulla.

La protesta degli studenti dell'Einstein

Una condizione esasperante che si trascina da mesi e che martedì scorso, 15 aprile,  ha spinto centinaia di studenti dell’istituto superiore "Einstein", nel centro scolastico Omnicomprensivo di Vimercate, ad incrociare le braccia.

Una mattinata di sciopero con tanto di manifestazione e sfilata, aperta da uno striscione con la scritta «No palestra, no scuola», lungo i viali interni del polo scolastico. Una condizioni che in realtà riguarda anche gli altri istituto presenti nel campus: "Banfi", "Vanoni" e "Floriani".

La manifestazione della scorsa settimana degli studenti dell'Einstein

"Fare Educazione fisica non è possibile"

"Fare Educazione fisica in questa scuola non è più possibile - hanno spiegato gli studenti e le studentesse scesi in sciopero - Le palestre sono in uno stato di abbandono. Ad oggi ci troviamo con 4 classi dell'Einstein che sono obbligate a passare l’ora in corridoio, non avendo nemmeno la eventuale classe in cui stare in assenza della palestra. La situazione peggiora ulteriormente quando piove (secondo quanto riferito dagli studenti piove letteralmente all’interno, ndr), e 90 persone sono obbligate a dividersi 3 ping pong e 1 calcetto. Questa situazione non è più accettabile; dall’anno prossimo vedremo diminuite ancor di più le nostre gite, le nostre disponibilità di poter far qualcosa, e sia il pallone verde esterno (la tensostruttura che ospita una delle palestre del campus, ndr) che il campo da basket saranno ristrutturati. Dobbiamo salvare le due ore di Educazione fisica a settimana".

Non è tutto perché gli studenti segnalano anche l’inagibilità degli spazi verdi esterni, anche per la presenza di grossi buchi causati... dalle talpe.

Il caso in Consiglio provinciale

Il caso è approdato anche in Consiglio provinciale dove il gruppo di minoranza "BrianzaRete Comune", attraverso il suo esponente Vincenzo Di Paolo, ha presentato un’interrogazione all’attenzione del presidente Luca Santambrogio.

Il centro scolastico Omnicomprensivo, infatti, come tutte le scuole superiori, è di proprietà della Provincia di Monza e Brianza.

"Negli scorsi mesi avevamo segnalato il problema che riguarda la gestione del trasporto scolastico e degli accessi degli studenti all’istituto, con la presenza di una coda di persone all’entrata e all’uscita che va a occupare la strada creando una situazione di pericolo, anche per gli autisti degli autobus per la difficoltà nell’effettuare manovre dei mezzi in sicurezza - si legge nell’interrogazione - Si chiede ora se la Provincia sia al corrente dei disagi denunciati dagli studenti dell’Omnicomprensivo e quali siano le soluzioni e gli interventi messi in campo. Rispetto ai lavori di riqualificazione della struttura del palazzetto centrale, quali siano nel dettaglio gli interventi realizzati e per quali importi. Se sia stato rispettato il cronoprogramma dei lavori e quale sia la situazione attuale. In che modo siano stati informati e aggiornati gli studenti, gli insegnanti e i dirigenti rispetto ai lavori di riqualificazione programmati. Se rispetto al problema degli accessi degli studenti la Provincia abbia effettuato degli approfondimenti e studiato delle soluzioni".

Sullo sfondo resta la questione più generale di un centro scolastico che ospita quattro istituti (Oltre all’Einstein», il Banfi, il Vanoni e il Floriani) frequentato ogni giorno da più di 4mila persone tra studenti, docenti e personale amministrativo e che da anni attende una completa riqualificazione che vada oltre le manutenzioni ordinarie (comunque insufficienti).

Il progetto di riqualificazione del campus rimasto sulla carta

Da anni si parla di un progetto di rinnovamento complessivo, da decine di milioni di euro, presentato in pompa magna e rimasto sulla carta.
E proprio a tal proposito si sta muovendo anche il coordinamento dei genitori degli studenti dei quattro istituti, che hanno recapitato una lettera sulla scrivania di Santambrogio; missiva (vedi articolo qui sotto), che torna a ribadire lo stato di degrado del campus scolastico e chiede la convocazione di un’assemblea pubblica per discutere nel breve periodo gli interventi urgenti sulle palestre, e non solo; e, nel lungo periodo, del progetto complessivo di riqualificazione.

I genitori "convocano" il presidente della Provincia: "Assemblea pubblica"

Anche i genitori in prima linea contro il degrado del centro scolastico Omnicomprensivo. Nel fine settimana i portavoce di mamme e papà degli studenti delle quattro scuole superiori del polo di via Adda hanno scritto al presidente della Provincia di Monza e Brianza, Luca Santambrogio. Una lettera in cui denunciano il disinteresse della Provincia e chiedono un incontro urgente; un’assemblea pubblica per parlare del presente e dell’immediato futuro dell’"Omni".

"Siamo un gruppo di genitori dei quattro Istituti scolastici presenti all’Omnicomprensivo di Vimercate, alcuni di noi impegnati negli organi collegiali - scrivono a Santambrogio - Non vogliamo farle qui l’elenco delle situazioni di degrado della struttura, da quelle più serie che impediscono le lezioni a quelle più semplici che però impattano sul decoro e sull’immagine della struttura. Ci sono poi, come sa, problemi di accesso, di visibilità, di sicurezza e disservizi come quelli relativi alla refezione. Problemi diversi che comportano soluzioni a breve termine e a basso costo così come altre a più lungo termine. Su tutto questo però grava un senso generale di distanza e di assenza del soggetto preposto: la Provincia. Per questo le chiediamo di essere lei in prima persona a venire a visitare con noi la struttura e di voler avere un momento di incontro pubblico nelle date per Lei possibili ma prima della fine dell’anno scolastico, per impostare il lavoro e iniziare il nuovo anno con un passo diverso e con un piano di interventi noto a tutti".

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