Bella notizia a Monza

Operata (per la prima volta al San Gerardo) una paziente con un polmone solo

Per la 64enne, dopo l'asportazione di uno dei due polmoni, è risultato necessario intervenire anche sull'organo superstite

Operata (per la prima volta al San Gerardo) una paziente con un polmone solo
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Operata al San Gerardo di Monza, durante un intervento particolarmente raro e delicato, una donna di 64 anni con un solo polmpne.

Operata al San Gerardo

È stato eseguito per la prima volta presso la Fondazione Ircss San Gerardo dei Tintori un intervento estremamente raro e delicato su una paziente di 64 anni con un solo polmone, a seguito di un precedente intervento oncologico che aveva comportato l’intera asportazione del polmone sinistro.

La paziente, nel corso dei controlli di routine eseguiti dopo la prima operazione, aveva sviluppato un nuovo tumore sull’unico polmone rimastole, in assenza di diffusione di malattia linfonodale loco regionale e a distanza.

Un intervento molto delicato

Un'operazione delicata dal momento che, durante gli interventi di chirurgia polmonare, il polmone sul quale viene eseguita la resezione viene funzionalmente escluso dalla ventilazione per permettere al chirurgo di operare: in questo specifico caso si presentava la difficoltà di lavorare su un unico polmone e, in quanto tale, non escludibile.

La difficoltà è stata superata grazie al ricorso all’Ecmo veno-venoso (Extra corporeal membrane oxygenator), la circolazione extracorporea grazie alla quale il sangue del paziente viene ossigenato da una macchina, mentre il cuore continua a pompare sangue normalmente.

Questo ha consentito di garantire l’ossigenazione del sangue e la rimozione di anidride carbonica, nonostante i polmoni del paziente, per quel periodo di tempo, non esplichino la loro funzione di ossigenazione.

Operazione solo in pochi centri al mondo

La procedura di resezione polmonare su polmone unico con assistenza Ecmo veno-venosa è estremamente rara, ed è stata ad oggi eseguita in un numero molto limitato di casi, solo in pochi centri di riferimento nel mondo.

L’intervento è stato eseguito dal direttore della Chirurgia toracica professor Francesco Petrella e dal suo aiuto dottoressa Lidia Libretti, con l’assistenza anestesiologica del direttore della Cardiorianimazione Gianluigi Redaelli in collaborazione con i cardiorianimatori Paolo Calzavacca e Elena Maggioni e l’anestesista toracica Francesca Gallizzi.

Nonostante la complessità e la rarità del caso ho ritenuto di poter proporre alla paziente una procedura di chirurgia toracica qui al San Gerardo in completa sicurezza, per il perseguimento del miglior risultato oncologico auspicabile. Questo grazie alla collaborazione con i colleghi del servizio di Anestesia e Rianimazione diretto dal professor Giuseppe Foti che hanno un’esperienza storica nell’ambito della gestione dell’ECMO e dei pazienti complessi da un punto di vista cardiopolmonare.

Ha sottolineato il professor Petrella, direttore della Chirurgia toracica dell'Ircss San Gerardo.

"Fondamentale il lavoro di equipe"

Soddisfatti per l'esito dell'intervento tutti i medici e professionisti che hanno partecipato al lavoro di équipe.

La nostra esperienza nel curare pazienti che necessitano dell’Ecmo - aggiunge il dottor Redaelli - per gestire gli scambi gassosi ha permesso questo intervento in sicurezza. A fine intervento l’ECMO è stata rimossa e la paziente ricoverata in terapia intensiva cardiochirurgica per una notte e poi trasferita in reparto di degenza.

Ora la malattia della 64enne, un tempo incurabile, è perfettamente guaribile.

Le attuali terapie oncologiche disponibili - specifica il professor Diego Cortinovis, direttore della Struttura complessa di Oncologia - per il tumore polmonare hanno reso questa patologia precedentemente incurabile una malattia guaribile anche in stadi relativamente avanzati. Le possibilità terapeutiche che permettono una vita più lunga espongono paradossalmente il paziente alla comparsa di secondi tumori e di situazione cliniche di presentazione di malattia assai complesse come quella presente nel caso trattato.

Fondamentale il lavoro "di gruppo" portato avanti dal personale del San Gerardo di Monza.

La multidisciplinarietà e la coesione dei gruppi superspecialistici del San Gerardo dei Tintori permettono la gestione dell’alta complessità clinica, tipica di un Ircss, per tutti coloro che ne necessitano a carico del Sistema Sanitario Nazionale. La corretta selezione del paziente e il lavoro d’équipe facilitano il raggiungimento di traguardi che sorpassano quanto singoli specialisti del settore oggi possono fare.

Ha sottolineato il residente Claudio Cogliati.

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