Besana

Ora in ventotto vogliono il posto che prima nessuno si filava

A giugno nemmeno una domanda era arrivata in Comune, la decisione di prorogare i termini ha fatto centro

Ora in ventotto vogliono il posto che prima nessuno si filava
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Da zero a ventotto. Exploit di candidature per i sei posti disponibili a Besana in Brianza da rilevatore per le operazioni di censimento permanente della popolazione e delle abitazioni per conto dell’Istat, l’Istituto nazionale di statistica.

A giugno il bando era andato deserto

A giugno, l’avviso pubblico diramato dal Comune era andato a vuoto: nemmeno una domanda era pervenuta in villa Borella, tanto da far sorgere qualche dubbio, senza voler far inutili prediche, sull’esistenza in città di disoccupati, di ragazzi che volessero mettersi in tasca qualche euro nelle pause tra un esame e l’altro o di persone che necessitassero di arrotondare lo stipendio. Perché, premesso che non si metteva sul tavolo un posto fisso, sempre di un’occupazione si trattava. Occupazione retribuita: niente orario fisso, un periodo di lavoro che va dal 30 settembre al 22 dicembre, con possibilità di guadagno variabile a seconda dei besanesi interpellati (da un massimo di 14 euro lordi a un minimo di 5 euro per ogni questionario compilato, maggiorati di 4 euro se l’operatore completa il percorso di formazione online con il superamento del test finale). Minimi i requisiti richiesti: età non inferiore a 18 anni, diploma di scuola superiore di secondo grado, conoscenza della lingua italiana, disponibilità agli spostamenti con mezzi propri.

Ora in ventotto si sono fatti avanti

Da lì la decisione del Comune di prorogare i termini a mezzogiorno del primo agosto. Decisione che è andata a segno: ben ventotto infatti sono state le istanze pervenute entro la nuova scadenza per partecipare alla selezione. Due quelle escluse per mancanza dei requisiti previsti dal bando, con le ventisei restanti è stata stilata la graduatoria grazie alla quale sono stati individuati finalmente i sei nuovi rilevatori Istat.

 

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