Monza

Ospedale vecchio: un padiglione verso la rinascita

L'argomento è stato affrontato nel corso di un intervento dell'assessore con le consulte dei quartieri San Giuseppe-San Carlo e Regina Pacis-San Donato.

Ospedale vecchio: un padiglione verso la rinascita
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Un padiglione dell’ospedale vecchio potrà essere utilizzato nell’ottica di nuovi servizi alla città. Lo ha preannunciato  l’assessore all’Urbanistica Martina Sassoli.

Ospedale vecchio un unicum nel panorama cittadino

L'argomento è stato toccato nel corso di un intervento dell'assessore alle consulte riunite San Giuseppe-San Carlo e Regina Pacis-San Donato. Nel corso dell’incontro sono stati trattati anche altri argomenti particolarmente sentiti dai due quartieri come quelli riguardanti il vecchio ospedale, l’ex macello e l’ex carcere.

«Mi sono dedicata al tema dell’ex ospedale praticamente fin dal primo giorno - ha spiegato Sassoli - Ho criticato il vecchio impianto urbanistico previsto dall’Accordo di programma e la volontà di chi mi ha preceduto. Si tratta di un’area di 63mila metri quadrati, con una localizzazione centrale in un comparto vincolato su un’area su cui ci aspettiamo un cambio radicale con l’arrivo della metropolitana. Rappresenta un unicum nel panorama cittadino e oggi prevede uno sviluppo prevalente residenziale».

Sassoli ha anche sottolineato le aste per l’acquisizione dell’area andate deserte.

«Nel 2018 mi sono adoperata affinché si arrivasse a una formulazione più complessa e polifunzionale, preservando le aree vincolate in odo da destinarle alla collettività».

Effettuato un sopralluogo

Sassoli ha quindi reso noto gli ultimi passi.

«Abbiamo effettuato un sopralluogo con Asst per verificare la possibilità di poter utilizzare alcuni spazi in ottica di servizi - ha rivelato - C’è un’interlocuzione in corso per riconvertire un padiglione a questo scopo. Siamo ancora in fase embrionale ma il Comune e Asst hanno fatto richiesta per finanziare la riqualificazione di un padiglione dell’ospedale vecchio come servizio alla collettività e ora siamo in attesa di una risposta da Regione Lombardia».

Una situazione che potrebbe vedere uno sviluppo grazie ai fondi del Pnrr.

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