Desio

Ovunque bottiglie, cartacce e vetri rotti: il parchetto lo ripulisce una residente

Caterina Gorgero ha preso sacco e guanti e si è messa al lavoro: «L’ho fatto perché mi dava fastidio vedere i rifiuti»

Ovunque bottiglie, cartacce e vetri rotti: il parchetto lo ripulisce una residente
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Non ci ha pensato due volte. Di fronte alle bottiglie di birra vuote e alle cartacce gettate a terra e lasciate in mezzo all’erba, armata di sacchi e guanti ha ripulito il parchetto pubblico che si trova vicino alla sua abitazione, dove giocano tanti bambini.

Ovunque bottiglie, cartacce e vetri rotti: il parchetto lo ripulisce una residente

Caterina Gorgero, 44 anni, baby sitter certificata, non lo ha fatto per avere meriti, ha messo il suo senso civico al servizio della comunità. «Non voglio lodi – dice – Vergognamoci tutti», così ha scritto anche sui social.
Il giardino si trova all’angolo con via Alcide de Gasperi, «è stato riqualificato con panche e attrezzi da ginnastica. Le persone vengono qui, si rilassano, i bambini giocano. Io vengo con il mio cane. Tutto l'anno è frequentato da persone di tutte l'età: genitori, bambini, ragazzi, nonni; a tutte le ore del giorno e della notte; da tutta la nostra comunità nessuno escluso». I rifiuti sparsi nel prato? «Uno dei tanti episodi ripetitivi, lo vedo tutti i giorni... “Oggi basta!”, così mi sono detta – ci racconta - e l'ho pulito di mia iniziativa perché mi dava fastidio, ma vediamo quanto dura… C’erano tantissime bottiglie di birra e anche rotte, cartoni di pizza. I bidoni ci sono ma le persone consumano e lasciano tutto lì».

Non è una questione di mancanza di pulizia da parte del Comune: «Il netturbino passa a svuotare i cestini – puntualizza - Puliscono tutte le volte che vengono a tagliare l’erba, non si può pretendere che ogni volta che qualche cittadino lascia in giro i rifiuti, ci sia quello che pulisce al posto di chi sporca. Anche i cestini ci sono, basta guardarsi in giro. L’altra domenica ero a casa, ho visto il parchetto sporco e ho deciso di ripulirlo. Con il mio compagno ci siamo attrezzati e ci siamo messi al lavoro. Abbiamo raccolto vetri rotti, bottiglie, i tappi lasciati in giro, carte del gelato, fazzoletti di carta e altro. Non è stato possibile raccogliere i mozziconi di sigarette perché c’è il ghiaino». Alla fine hanno riempito di rifiuti un sacco e un paio di scatoloni. «Ci lamentiamo sempre, diamo sempre la colpa al Comune, alla fine dobbiamo essere noi a prenderci cura della nostra città - rimarca - In Francia, in Germania, in Giappone le persone sono rigorose, nessuno si permette di buttare una carta. Eppure, basterebbe poco per migliorare».

Non è una cosa nuova per Caterina: «Vivo a Desio dal 2017, vengo da Bassano del Grappa – evidenzia – Sono abituata a fare passeggiate lungo il Brenta, e con le mie amiche abbiamo sempre raccolto le bottiglie disseminate lungo il fiume, perché ad esempio quando si rompono i vetri e vanno dappertutto è pericoloso anche per i cani. Lo stesso nel giardino pubblico di Desio. Lasciare rifiuti ovunque è veramente brutto». Poi aggiunge: «Ho visto che anche una signora sui social ha scritto di aver ripulito un pezzo di giardino pubblico. E’ bello che ci sono persone che la pensano come me. Spesso, invece, succede che se riprendi qualcuno e dici di raccogliere i rifiuti che butta, ti risponde male. Ci vorrebbe un po’ di coraggio e la voglia di dare il buon esempio». Capita anche «di vedere bambini che giocano, magari buttano a terra la carta del gelato, la mamma li vede ma non dice niente. Io faccio la baby sitter, cosa si insegna ai più piccoli? Così finisce che spazi verdi diventano immondezzai, invece di poterli avere a diposizione e goderceli». E sulle panchina ha lasciato un cartello: «Raccogli la tua immondizia», un monito a chi preferisce sporcare il parco con i propri rifiuti.

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