Desio

Palestra San Giorgio, continua il braccio di ferro. Corti (Pd): «E’ nata come struttura polifunzionale»

L’ex sindaco: «La struttura è stata costruita appositamente con un materiale che si presta a iniziative extra-sportive»

Palestra San Giorgio, continua il braccio di ferro. Corti (Pd): «E’ nata come struttura polifunzionale»
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«Il materiale posato in palestra è proprio fatto apposta, non solamente per l’uso sportivo, ma anche e soprattutto per eventi, riunioni, incontri pubblici, elezioni, e così via. D’altronde non poteva essere altrimenti, perché la palestra è nata proprio come spazio polifunzionale, che doveva consentire alla scuola di fare tutte le attività necessarie (sportive e non) e doveva essere idonea anche a un utilizzo da parte dei Comitati scolastici, associazioni e anche dalla stessa Amministrazione che, ad esempio, in passato e in più occasioni, ha tenuto gli incontri di quartiere proprio nelle palestre. Non c’è quindi da cercare una soluzione alternativa a San Giorgio per le esigenze dei Comitati genitori, Comitati di quartiere e attività extra-scolastiche, perché il posto c’è già ed è stato costruito appositamente per fare quello».

Palestra San Giorgio, continua il braccio di ferro. Corti (Pd): «E’ nata come struttura polifunzionale»

Decisa la presa di posizione dell’ex sindaco del Pd, Roberto Corti - che conosce bene l’iter per la costruzione della palestra della scuola primaria di San Giorgio, realizzata, durante il suo mandato - rispetto al diniego dell’assessore Andrea Civiero e della Giunta Gargiulo in merito all’uso delle palestra per esigenze extra-sportive. Il quartiere di San Giorgio si è ribellato e ora Corti «smonta» la giustificazione di Civiero che, nel dare una spiegazione alla sua decisione, ha richiamato la delicatezza dei materiali che «mal sopporterebbero tacchi a spillo o bibite rovesciate», e il rischio di dover poi far ricadere le spese sull’intera comunità in caso di danneggiamenti.

Per Corti «ci sono palesi inesattezze e troppa superficialità nelle dichiarazioni dell’assessore Civiero. E’ evidente la visione sbagliata - ha detto - o la non visione su come una comunità debba vivere assieme».
L’ex sindaco, facendo riferimento alla risposta data da Civiero al nostro Giornale l’altra settimana, ha richiamato un’argomentazione tecnica e una politica. «La palestra della scuola Tagliabue è stata pensata, progettata e realizzata per essere uno spazio polifunzionale e le soluzioni tecniche che sono state adottate dai progettisti sono state coerenti e conseguenti a tale vocazione - ha evidenziato - Non sono stati scelti materiali da salotto per abitazioni private, ma idonei a un utilizzo polifunzionale». E per evitare di portare solo opinioni personali, «sono andato a scartabellare tra i miei archivi e ho trovato il tipo di materiale posato», indicando la brochure «che ognuno può andare a visionare direttamente dal sito del produttore». Il nome del prodotto usato per il pavimento è: «Omnisport reference multi-use». «E’ fatto apposta, non solamente per l’uso sportivo, ma anche e soprattutto per eventi, riunioni, incontri pubblici, elezioni, e altro, e non poteva essere diversamente, perché la palestra è nata proprio come spazio polifunzionale. Risponde alle esigenze del quartiere», ha fatto presente.

Passando alla considerazione politica, «secondo la visione dell’assessore Civiero, per esempio, non si dovrebbe usare la palestra della scuola di via Prati per una iniziativa (cosa che è sempre stata fatta), perché questo potrebbe danneggiare gli abitanti del quartiere di San Giovanni se si rompesse qualcosa. Allora perché una collettività investe soldi per realizzare, aree giochi, spazi aperti, percorsi ciclabili, e così via? Secondo la sua visione dopo che sono stati realizzati li dovremmo mettere sotto una campana di vetro per proteggerli dal loro utilizzo». Poi incalza: «Le sue dichiarazioni sono l’esatto contrario di quanto dice il Miur in fatto di edilizia scolastica, ovvero che le scuole devono diventare sempre più degli spazi aperti alla città e ad attività extrascolastiche e non solo luoghi di istruzione e formazione, cioè essere spazi polifunzionali». Corti ricorda che «la palestra ha beneficiato di un finanziamento statale di circa 900mila euro e quindi anche la collettività italiana, oltre a quella desiana, ha investito su quel bene che è stato finanziato e fatto per essere usato».

In conclusione, ha dichiarato, «io non so per quale motivo la maggioranza che sostiene il sindaco Gargiulo si sia infilata in modo così superficiale in questo vicolo cieco, su un tema così importante - ovvero l’utilizzo pubblico - degli spazi pubblici, ma credo che farebbe certamente una figura migliore a dire: “Scusate, ci siamo sbagliati! Resettiamo tutto». Intanto i residenti, dopo una lettera e l’annuncio di un incontro fatto dall’assessore, ribadiscono di non avere ancora ricevuto «nessuna risposta», né «siamo stati contattati da qualcuno dell’Amministrazione». In questi giorni protocolleranno una seconda lettera, facendo presente: «Chiediamo risposte, pronti sì a trovare una soluzione, senza però rinunciare all'utilizzo della struttura, che è stata voluta come struttura polivalente».

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