Busnago e Roncello

Papa Francesco a braccia aperte per accogliere gli studenti in Vaticano

Lunedì, i bambini dell'Istituto comprensivo hanno partecipato all'incontro con il Pontefice insieme ad altri 7mila bambini provenienti da tutto il mondo

Papa Francesco a braccia aperte per accogliere gli studenti in Vaticano
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Un'esperienza più unica che rara quella che hanno vissuto gli studenti dell'Istituto comprensivo di Busnago e Roncello, gli unici rappresentanti della provincia di Monza e Brianza ad aver incontrato, lunedì 6 novembre, Papa Francesco in Vaticano.

La visita a Papa Francesco

Partiamo dal principio, ovvero da quando l'Istituto Comprensivo è stato contattato dall'Ufficio scolastico regionale in rappresentanza della provincia di Monza e Brianza per partecipare, per la prima volta in tutta la sua, storia a un incontro più unico che raro. Un'esperienza che capita (se capita e a chi capita) una volta nella vita. Sono stati 23 gli alunni della scuola secondaria di primo grado e 3 i docenti che si sono recati in Vaticano per incontrare il Santo Padre.

Il viaggio verso Porta San Pietro

Dalla Lombardia, in totale, 25o tra bambini e ragazzi sul convoglio che ha viaggiato spedito verso la capitale della cristianità per fermarsi proprio a San Pietro, in Vaticano. All'arrivo, i volontari e le Forze dell'ordine hanno accompagnato tutti gli studenti nell'enorme Aula Nervi.

"Proprio qui abbiamo consegnato i lavori che avevano preparato appositamente per Papa Francesco - ha spiegato la dirigente scolastica, Sonia Sapia - Abbiamo preparato cinque lapbook, perché i temi da affrontare richiesti proprio dal Vaticano erano quattro, ossia: donare, ereditare, connettere e condividere. Quindi, i bambini hanno preparato i lapbook dove all'interno sono stati posti degli elaborati e delle domande per il Santo Padre, come ad esempio: cosa pensa della guerra? O quanti sacrifici ha fatto per ottenere il titolo di Pontefice?".

Il tema più importante: la pace

Sicuramente per il periodo storico che stiamo attraversando, caratterizzato da guerre, scontri e odio, la pace è stato uno degli argomenti più trattati insieme al Pontefice. Una pace, di cui c'è davvero bisogno, dopo gli ultimi e attuali avvenimenti accaduti tra Palestina e Israele, senza scordare chiaramente Ucraina e Russia.  Non solo, perché da parte dei bambini c'è stata grande curiosità anche su quella che è la figura del Papa: cosa fa durante le sue giornate? E ancora, come occupa il tempo quando è libero dagli impegni?

"Un 'emozione indescrivibile avere a qualche metro di distanza la persona più importante e celebre di questo pianeta - ha raccontato la preside - I bambini erano estasiati e anche noi docenti ovviamente. Durante l'incontro sono stati distribuiti ai bambini cappellini, bandiere e anche la merenda".

Uno scambio culturale tra i bambini del mondo

Come detto, i bambini presenti erano circa 7mila provenienti da tutto il mondo. Insomma, l'incontro in Vaticano non è stata presa solo come un'esperienza formativa, vista l'imperdibile e rara occasione di incontrare il Santo Padre, ma anche come uno scambio culturale, dove tutti hanno potuto conoscere e stare a contatto con chi proveniva da ogni parte del globo.

"È stato molto bello vedere come gli alunni, seppur parlavano lingue diverse, riuscivano a capirsi lo stesso - ha concluso Sapia - Sembra fatto apposta, ma è stato davvero un miracolo. A seguire c'è stato un momento molto intenso di preghiera, il Papa ha risposto alle domande dei bambini e poi ci ha chiesto di pensare alle nostre famiglie prima di darci la benedizione".

Un momento unico, non ci sono altre parole per descrivere la meravigliosa giornata che hanno avuto l'opportunità di passare i ragazzi tra esperienze, incontri e opportunità assolutamente nuove e magiche.

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