Carate Brianza

Papà tenta di aggredire il mister della squadra: la Folgore Caratese lo caccia dallo Sport Village

La clamorosa decisione della società di calcio. Il presidente: «Qui non tolleriamo certi atteggiamenti»

Papà tenta di aggredire il mister della squadra: la Folgore Caratese lo caccia dallo Sport Village
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Cartellino rosso per la famiglia di un baby calciatore di 8 anni della «Folgore Caratese» allontanata definitivamente dal centro sportivo dello «Sportitalia Village».

Papà tenta di aggredire il mister della squadra: la Folgore Caratese lo caccia dallo Sport Village

Secondo quanto riferito dalla società di calcio di Carate, l’uomo si sarebbe reso responsabile di una serie di atteggiamenti minacciosi prima nei confronti di un altro genitore della squadra e poi del mister che allena i piccoli della leva del 2015.

Una decisione drastica, che avrebbe fatto seguito a lamentele sollevate più volte dal papà del piccolo calciatore. L’uomo avrebbe fatto presente con maniere decise di essere risentito per gli insulti che sarebbero stati rivolti al figlio, fatto oggetto - a suo dire - anche di «pallonate» da parte dei compagni all’interno degli spogliatoi del centro al termine di partite e allenamenti settimanali senza che nessuno mai intervenisse. Circostanze che sono state smentite, però, dalla società.

Una situazione di certo poco chiara, sfociata successivamente in un pesante diverbio prima con un altro papà e poi con l’allenatore con il quale l’uomo sarebbe quasi venuto alle mani.

«La società, che non consente questo tipo di atteggiamento all’interno dello Sportitalia Village ha prima espulso il papà trovando l’accordo che non venisse più ad allenamenti e partite per salvaguardare innanzitutto il bambino - ha spiegato al nostro settimanale il 40enne presidente della società sportiva, Michele Criscitiello - Nonostante questo, il genitore non ha però mantenuto la parola e ha comunque continuato a girare indisturbato per il bar dello Village frequentando i campi e fermandosi al bar, senza rispettare gli accordi. A quel punto - ha concluso - siamo arrivati alla decisione come Folgore Caratese di espellere definitivamente dal centro sportivo tutta quanta la famiglia».

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