Polemica

Parco di Monza, strutture senza bar né bagni

La Cascina del Sole e la Torretta non verranno ristrutturate a breve e il problema dei servizi resta

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I visitatori del Parco di Monza, dati alla mano, non sembrano mancare. Eppure i servizi offerti   non appaiono all’altezza di un complesso monumentale di tale rilevanza. Non solo ci sono pochi servizi igienici, ma pure i bar scarseggiano.

Cascina del Sole e Torretta abbandonate

Dal 2019 la Cascina del Sole versa in condizioni di degrado ed è lontana una sua ristrutturazione. Stessa sorte per la Torretta nei Giardini Reali, celebre struttura che per anni ha ospitato un famoso ristorante.
Entrambe, così come l’Infopoint nel Parco di Monza, avevano chiuso ben prima del Covid, già nell’estate del 2019. Allora avevano tirato giù la serranda sia il bar della Cascina del Sole, sia il chiosco di Villasanta sia la Torretta perchè il gestore aveva chiesto la rescissione del contratto e aveva restituito gli immobili, sollevando così qualche malumore tra gli utenti (era rimasto aperto solo il Bar Cavriga, tutt’ora funzionante).

Il chiosco di Villasanta poi era stato riaperto, mentre per Cascina del Sole e Torretta non se n’era fatto più nulla.
Ormai abbandonate in questi quattro anni, le strutture sono diventate oggi fatiscenti e degradate e le opere di ristrutturazione necessarie per un’eventuale riapertura - non ha nascosto l’assessora alla Cultura Arianna Bettin - sono quindi piuttosto imponenti. Per questo Bettin è stata chiara: «Non può essere imminente la risoluzione della questione, si dovrà attendere l’attuazione del Masterplan per quanto concerne le due strutture. E’ nostra volontà di concerto con la Regione prevedere risorse per la Cascina del Sole, ma nel breve periodo non ce ne saranno per arrivare a una soluzione».

Mancano bar e bagni nel Parco di Monza

Mancano i bar e quindi anche i servizi igienici all’interno del Parco di Monza. Una situazione lamentata anche dagli utenti che frequentano abitualmente il polmone verde o che sono di passaggio turistico.
Il problema lo conoscono bene anche Gianpietro Balzarelli e i suoi soci dell’associazione Cascina del Sole che danni chiedono servizi igienici nella zona. «C’erano ma sono stati tolti e ciononostante ancora un cartello li indica da questa parte anche se ormai non ci sono più spiegano - Ora ci hanno promesso che ristrutturano quelli della Cascina del Sole, ma c’è un problema, chi ne gestisce l’apertura senza il bar?».
La bella associazione, nata nel 2009, permette a un folto gruppo di pensionati di godersi il fresco del Parco tra partite di bocce e di carte proprio di fronte alla Cascina del Sole e per gli anziani che lì ci trascorrono i pomeriggi il problema della mancanza dei bagni si presenta eccome.
«Per noi diventa difficile prendersi la responsabilità di gestire apertura e chiusura dei bagni e la loro gestione, soprattutto in settimana quando questi luoghi sono presi d’assalto da numerose famiglie, come facciamo a stare dietro alla situazione, vigilando anche? - si è chiesto Balzarelli - Ovviamente vorremmo risolvere la mancanza dei servizi igienici, ma senza che questo si ripercuota su di noi».
Balzarelli guarda anche al futuro: «Noi abbiamo la nostra età, gestiamo il campo ma mi piacerebbe far conoscere la nostra realtà perché abbiamo bisogno di ricambio. L’abbiamo portata fino a qui, ma adesso sentiamo il bisogno di nuova linfa».

Anche l'infopoint è chiuso

Senza contare che nel Parco se non ci fossero le sentinelle volontarie nel Parco sarebbe anche difficile trovare qualcuno che dia un’informazione.
La nuovissima struttura dell’infopoint di Porta Monza è chiusa da tempo e oggi i Park Angels svolgono anche questa importante funzione, soprattutto a beneficio dei turisti. «Capita che ci fermino per chiederci delle informazioni, così come domandano aiuto alle Gev o alla Polizia o a chiunque indossi una divisa. A noi fa piacere che ci fermino e molti apprezzano questo servizio, perché non sanno cosa ci sia di bello da vedere - spiegano i Park Angels «senior» Gianni Acquati e Pierluigi Galimberti - L’infopoint dovrebbe essere incluso nelle attività dell’accordo di Programma, ma nel concreto non si vede nessuna attività». Aggiunge Acquati: «C’era l’infopoint fino a qualche anno fa gestito da un’associazione che poi se n’è andata. Adesso si sta muovendo qualcosa: hanno fatto delle cartine e speriamo che con la bella stagione aumentino queste disponibilità».
Del resto le pettorine gialle dei Park Angels sono diventate un punto di riferimento non solo per far rispettare il regolamento o tutelare flora e fauna del Parco, ma anche per «far sembrare il Parco più organizzato», come ha spiegato l’assessora Giada Turato che in questo senso sta lavorando in sinergia con la collega Arianna Bettin.

 

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