Carate Brianza

Parto in cortile, Sara ha troppa fretta e nonna Rosa si improvvisa ostetrica

Caterina, già mamma di altri quattro figli, ha dato alla luce la piccola sull’autoambulanza fuori casa

Parto in cortile, Sara ha troppa fretta e nonna Rosa si improvvisa ostetrica
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Aveva fretta di nascere ed è venuta alla luce nel cortile di casa. Una vera e propria avventura quella vissuta dalla piccola Sara, nata mercoledì 11 gennaio in via Martin Luther King a Carate, e dalla sua mamma di 39 anni, Caterina Romano, alla quinta gravidanza. Con loro anche la nonna Rosa Manno, improvvisatasi «ostetrica» per necessità.

Parto in cortile, Sara ha troppa fretta e nonna Rosa si improvvisa ostetrica

«Meno male che c’era lei - ci confessa Caterina, contattata telefonicamente dal reparto di maternità dell’ospedale di Carate Brianza, dove è stata ricoverata con la piccola dopo il parto flash - Mi sono spaventata da morire perché ho capito che la bambina stava nascendo e non sapevo cosa fare: ho cercato di trattenere le spinte ma avevo anche paura che soffocasse».
Caterina, nata e cresciuta in città, aveva il termine il 2 febbraio e non si aspettava che accadesse una cosa del genere. Anche se gli altri quattro parti, ad eccezione del terzo, sono stati abbastanza veloci.

La piccola Sara tra le braccia di nonna Rosa

«Si pensava di farla nascere intorno al 20 gennaio proprio perché essendo la quinta gravidanza i medici volevano evitare che partorissi in strada - spiega Caterina - Quindi ero abbastanza tranquilla. Alle 5 di mattina di mercoledì è partito il travaglio: erano un po’ di giorni che avevo le contrazioni, che poi sono diventate regolari. Ma ho pensato... magari passa. Avevo fatto tutti i controlli. Alla fine ha deciso lei».

Nata alla 36esima settimana

Sara è venuta alla luce alla 36esima settimana: alla nascita, l’11 gennaio alle 8.43, pesava 2,550 chilogrammi per 47 centimetri di lunghezza. Il primogenito di Caterina, Andrea, ha 18 anni. Mattia ne ha 15, Lorenzo 8 e Manuel 5. Insieme a papà Salvatore si organizzano quotidianamente per portare avanti tutti gli impegni che comporta una famiglia numerosa.
«Ero a casa con i bambini e stavo aspettando che arrivasse mia mamma alle 8 per portare a scuola Lorenzo - racconta Caterina - Quando è arrivata già gridavo per i dolori e sentivo la testa che stava per uscire. Abbiamo chiamato subito l’ambulanza: i volontari mi hanno caricata sulla barella ma io ho capito subito che non sarei arrivata in tempo all’ospedale.

Così ho trovato il coraggio: dopo due spinte Sara è nata e mia mamma me l’ha presa. Credo che anche i volontari dell’ambulanza, che ringrazio per l’aiuto, siano rimasti un po’ scioccati perché non gli era mai capitata una cosa del genere».

Tutto è andato bene

Giovedì Caterina avrebbe dovuto fare il monitoraggio ma Sara ha avuto fretta. Tanta fretta ed è nata in cortile.
«La mia preoccupazione era proprio questa - confessa Caterina - che avvenisse una cosa del genere perché ero alla quinta gravidanza. E’ stata una bella impresa a conclusione di un periodo movimentato. Abbiamo appena traslocato dal terzo al primo piano, per fortuna, altrimenti non sarei riuscita a fare le scale. E ho imbiancato all’ottavo mese di gravidanza. Appena nata, abbiamo avvolto Sara nelle coperte e siamo andati in ospedale ancora attaccata al cordone ombelicale. Essendo nata prematura dobbiamo rimanere in ospedale qualche giorno in più. Sono qui ma continuo a pensare anche agli altri miei figli che hanno bisogno di me e che non vedo l’ora di riabbracciare».

Caterina Romano insieme ai figli
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