A Monza

Pavimentazione della stazione già ammalorata: «Sarà sistemata»

Il lavoro è appena stato concluso. L’assessore: «La ditta interverrà a sue spese»

Pavimentazione della stazione già ammalorata: «Sarà sistemata»
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La pavimentazione nuova appena posata in stazione a Monza (con un investimento di 36mila euro) presenta già dei punti in cui si sono creati avvallamenti e danneggiamenti del ciottolato.

La stazione già ammalorata

A chiedere lumi è stato il consigliere comunale Paolo Piffer, cui è seguita la rassicurazioene della Giunta.
«La crepa, localizzata nella zona in cui i veicoli occasionalmente accedono o manovrano, sarà riparata senza spese per il Comune: l’impresa che aveva realizzato l’intervento iniziale si occuperà del ripristino a proprie spese», ha garantito l’assessore Marco Lamperti.
L’amministratore ha cercato di dare anche una spiegazione del perché si sia creato questo disservizio: «L’area in questione è stata realizzata con un selciato non progettato per sopportare il transito veicolare: «Non è adatto per come è stato concepito e posato ad essere percorso dai veicoli – ha dichiarato – ma ci siamo affidati a quanto previsto dalla Soprintendenza per i materiali, ma è inevitabile che se ci passano sopra le auto, prima o poi la pavimentazione cede».

Problema di sigillanti?

Una visione che il consigliere comunale Marco Monguzzi (Fratelli d’Italia) ha parzialmente contestato, spostando l’attenzione non sul principio del divieto di transito, ma sulla tecnica esecutiva dei lavori: «Il materiale non è un problema: se posati correttamente, con materiali e accorgimenti adeguati, i ciottoli sono assolutamente compatibili con il passaggio veicolare leggero. Ci sono decine di piazze italiane che lo dimostrano».
Il consigliere ha poi chiarito il punto cruciale della sua osservazione: «Il nodo è l’uso del sigillante. Se si utilizzano materiali idonei, come il poliuretano espanso o altri sigillanti elastici, si consente ai cubetti un minimo di movimento elastico, mantenendo compattezza e resistenza. È un approccio tecnico noto, che può prevenire il distacco e l’erosione». L’assessore Lamperti ha ribadito che, al di là della tecnica, l’area non dovrebbe comunque essere soggetta a passaggi continui di veicoli: «Il selciato, anche se ben posato, ha bisogno di tutela».

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