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I sindaci dei territori coinvolti dal passaggio della tratta "Dbreve" hanno letto un durissimo comunicato e poi hanno abbandonato il tavolo di confronto convocato in Regione
"Come comuni abbiamo dapprima richiesto e poi sollecitato questo incontro innumerevoli volte, e in particolare con tre lettere protocollate, la prima a novembre 2021 la seconda a aprile 2022 e la terza a novembre 2022,senza mai ricevere alcun tipo di risposta - ha attaccato Cereda - Già di per sé questo lo riteniamo un comportamento alquanto sgradevole da parte di chi rappresenta un'istituzione e che quindi sarebbe tenuto a un principio di leale collaborazione con i rappresentanti delle altri istituzioni".
"Chiedevamo questo incontro, quando ancora c'era tempo e la situazione non si era ancora incancrenita proprio per provare a aprire un dialogo, un tavolo di confronto sull'opera - ha continuato Cereda - Un confronto politico, prima ancora che tecnico. Confronto che ci è sempre stato negato e che ci ha costretto a doverci perfino rivolgere a un legale per provare a farci ascoltare. Cosa che invece, in un normale rapporto fra istituzioni non sarebbe dovuta accadere. Adesso veniamo convocati a meno di una settimana dalla Conferenza dei Servizi, quindi quando ormai il tempo è quasi esaurito. Infine, beffa finale onde evitare che qualcuno potesse anche solo illudersi che qualcosa di utile potesse uscire da questo appuntamento, l'incontro avviene a delibera già avvenuta due giorni fa. A dimostrazione che quello che stiamo facendo qui oggi è solo una bella recita utile solo per poter dire che l'incontro è avvenuto e che quindi questo assessorato e Regione Lombardia hanno adempiuto al loro dovere di ascolto al territorio, un mero pro forma che andava espletato. Considerato quanto detto, per noi questa riunione può anche finire qua".
Nel frattempo il Consiglio provinciale ha dato mandato al presidente di Monza e Brianza, Luca Santambrogio, di scrivere al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per chiedere che la Conferenza dei servizi, convocata a Roma per il 10 ottobre e al momento confermata, venga posticipata per dare ai Comuni più tempo per meglio definire le osservazioni sul tracciato di Pedemontana.