Incontro pubblico

Pedemontana, il sindaco di Vimercate: "La Regione si finge morta, come l'opossum"

Sala gremita ad Agrate per l'assemblea organizzata da una 15ina di amministrazioni del territorio contrari alla tratta 2D breve"-

Pedemontana, il sindaco di Vimercate: "La Regione si finge morta, come l'opossum"
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"Una Regione completamente disinteressata al confronto con il territorio, che usa la strategia dell'opossum: si finge morta per sfuggire al suo predatore".

Sala gremita

Una metafora alquanto efficace quella usata dal sindaco di Vimercate Francesco Cereda, protagonista insieme ad una quindicina di altri primi cittadini e amministratori dei Comuni del Vimercatese dell'incontro pubblico che si è tenuto nella serata di ieri,  martedì  18 aprile, nella sala del Consiglio comunale di Agrate Brianza.

Lo studio di Pim

Almeno 150 i cittadini che hanno gremito la sala. Oggetto dell'incontro la presentazione dello studio sui flussi di traffico che Provincia di Monza e Brianza ha commissionato a Pim, Centro studi per la programmazione intercomunale dell'Area metropolitana. Un ente terzo.

Studio che di fatto smonta, almeno per quanto riguarda i dati sui flussi di traffico, quello di Apl (Autostrada pedemontana lombarda) e Regione a sostegno della necessità di realizzare la tratta D breve, di Pedemontana. Tratta che, come noto, da Usmate (dove terminerà la tratta C) dovrebbe proseguire nelle intenzioni fino a Omate di Agrate incrociando l'autostrada A4 e la Teem. Progetto contestato dai sindaci del Vimercatese.

Le contestazioni allo studio di Pedemontana sulla tratta D

In sostanza lo studio di Pim, presentato in aula dal sindaco di Agrate Simone Sironi, fa emergere come quello di Apl si sia concentrato soltanto sugli scenari dei flussi di traffico, con o senza tratta D breve di Pedemontana, lungo la rete autostradale e non abbia quindi preso in dovuta considerazione la rete delle strade provinciali e comunali. Inoltre Pedemontana, secondo Pim e sindaci, avrebbe "pompato" l'indice "vot" (che misura la disponibilità degli utenti della strada a pagare un pedaggio pur di risparmiare tempo di transito) per rendere sostenibile un progetto che con un indice vot "standard" non lo sarebbe.

Nel merito lo studio di Pim dice sostanzialmente che la tratta D breve non contribuirebbe a decongestionare il traffico del nostro territorio, ma che sarebbe più che sufficiente l'attuale Tangenziale Est, a condizione che venga però realizzato lo svincolo di collegamento tra Tangenziale Est e A4, promesso ai tempi della realizzazione della Teem, la Tangenziale est esterna milanese, e mai costruito.

Il tavolo dei sindaci e degli amministratori alla serata che si è tenuta ad Agrate

La strategia dell'opossum

"Lo studio di Pim, un ente terzo, conferma quello che i sindaci e i cittadini dicono da tempo: ossia che la tratta D breve di Pedemontana non serve - ha spiegato il sindaco di Vimercate Francesco Cereda - Oltre a ciò la distorsione dell'indice "vot" conferma come l'opera non stia in piedi nemmeno dal punto di vista finanziario. Credo che a maggior ragione sia necessario aprire al più presto un tavolo di confronto. Non più però con la parte tecnica di Cal e Apl ma con quella politica, ossia con i vertici di Regione Lombardia. E' evidente infatti che da mesi ormai la Regione stia usando la strategia dell'opossum: fingo di essere morto così il predatore non mi attacca. Il tempo però ora è scaduto".

Il vicepresidente della Provincia: "Incontro con la Regione entro 30 giorni"

Critiche al comportamento della Regione, seppur in forma più velata, sono giunte anche dal vicepresidente della Provincia di Monza e Brianza (ente individuato da Regione come interlocutore), Riccardo Borgonovo, presente all'incontro.

Borgonovo ha ricordato come Provincia e Regione si incontreranno entro 30 giorni. Giusto il tempo di attendere alcuni aggiustamenti allo studio che Pim apporterà a seguito delle contestazioni avanzate da Cal e delle richieste della stessa Provincia che ha chiesto un calcolo delle ricadute di traffico da qui al 2030 ipotizzando un aumento costante dei flussi "per capire - ha spiegato Borgonovo - quale sia il punto di rottura".

"L'interconnessione non basta"

"Quel che è certo - ha proseguito il vicepresidente prendendo in parte le distanze dai sindaci - è che non basterebbe,  pur ipotizzando la rinuncia alla D breve,  la realizzazione dell'interconnessione tra A4 ed Est per risolvere i problemi di traffico del nostro territorio. Fondamentale è anche conoscere nel dettaglio, una volta che il progetto della D breve sarà pronto, quali sarebbero le opere connesse. Tra queste anche alcune che il nostre territorio attende da tempo".

 

 

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