Lissone, l'intervista

Pedemontana, in primavera (forse) arrivano i primi cantieri

L'assessore all'Urbanistica: "L'opera servirà a sgravare anche la Statale Valassina e la Milano-Meda"

Pedemontana, in primavera (forse) arrivano i primi cantieri
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Pedemontana a Lissone, già alla fine della prossima primavera, potenzialmente, potrebbero arrivare i primi cantieri della nuova Autostrada.

Pedemontana, presto i cantieri

L'autostrada attraverserà la città a ridosso delle frazioni Santa Margherita e Aliprandi al confine con Desio.

Un’opera mastodontica che cambierà radicalmente anche la conformazione urbana di una delle zone più densamente popolate della Brianza.

Tre corsie per senso di marcia, un maxi svincolo che si interseca con la Statale Valassina e uno a Bareggia verso Macherio.

Il progetto

Questo quanto prevede il progetto - in parte in trincea e in parte in galleria - della nuova A36.

Stiamo parlando un progetto ormai appaltato e per cui poco si può fare, se non vigilare sull’attuazione delle compensazioni e sulle mitigazioni. Ogni tipo di contestazione, per quanto legittima, però doveva essere fatta prima e non adesso che l’opera è stata appaltata.

Ha spiegato l’assessore all’Urbanistica e trasporti Massimo Rossati.

"Collegamento est-ovest"

Ma dell’utilità della nuova infrastruttura - e se ne parla ormai da decenni - Rossati è sostanzialmente certo.

Non servono grandi studi sul traffico per capire che l’asse est-ovest è completamente congestionato - spiega - Per andare da Cesano a Vimercate è una vera odissea, le strade provinciali e comunali non reggono. E’ fondamentale avere un asse “veloce” di collegamento est-ovest.

Il riferimento, ad esempio, è legato alla Provinciale Monza-Saronno che negli orari di punta è una lunga coda di automobili.

E’ pur vero che tra Lissone e Desio ci sarà uno degli svincoli più grandi, sul nostro territorio sarà in parte in trincea e un parte in galleria. Sicuramente avrà un impatto importante sulla nostra città, ma l’opera nel suo complesso ha l’obiettivo di decongestionare anche la Statale Valassina e la Milano-Meda.

Ha sottolineato l'assessore Rossati.

Pedemontana per liberare la Ss 36

Infatti, per andare ad esempio a Bergamo o verso Malpensa, oggi è necessario percorrere la Ss 36 o la 35 e arrivare all’autostrada A4. Un vero problema soprattutto sul fronte del traffico veicolare che congestione le principali arterie.

Il sistema, ora, è “milanocentrico”, con Pedemontana non sarà più necessario andare fino a Cinisello per andare a ovest o a est - ha aggiunto - Poi per noi ha un’importanza fondamentale anche la Trmi10 che ha l’obiettivo di sgravare il traffico dal nostro centro portandolo lungo un’asse nord-sud più periferica.

E poi c’è il nodo del consumo di suolo e della salvaguardia del poco verde pubblico rimasto.

Siamo onesti, il consumo di suolo in città non dipende da Pedemontana ma dalle scelte del passato - ha chiosato - E’ comunque innegabile che ci saranno delle criticità legate al traffico e alla convivenza con i cantieri. Ma sono convinto che ci siano anche dei vantaggi legati alla viabilità non solo lissonese, ma a livello sovracomunale.

Aggiunge Massimo Rossati.

"Decongestionare il traffico"

Infatti la strategia di Pedemontana, come confermato da Rossati, è legata all’interconnessione tra arterie.

L’obiettivo di quest’opera è collegare la Milano-Meda, la Statale Valassina con la Tangenziale Est a Vimercate, cercando di limitare il traffico veicolare attraverso le città. Poi il Cipe, proprio accogliendo le richieste dei Comuni e dei residenti, ha chiesto delle modifiche sul progetto proprio per contenere i disagi e tutelare chi i territori li abita. Noi, per quanto ci compete, vigileremo e terremo monitorata la situazione per cercare di limitare i disagi a vantaggio dei cittadini.

Ha chiosato l'assessore che ha la delega ad Ambiente, urbanistica e trasporti.

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