Pedemontana, incubo C e Dbreve: tutto esaurito a Vimercate
Durante la serata si è parlato, con il sindaco Cereda dei cantieri già avviati e in particolare dell'impatto su Velasca e Oreno.

Pedemontana, un incubo che si sta già materializzando per quando riguarda la Tratta C e che si spera di scongiurare per la Dbreve.
Pedemontana, tutto esaurito a Vimercate
Di questo si è parlato nell'affollatissima assemblea pubblica convocata per lunedì sera, 10 marzo, dall'Amministrazione comunale di Vimercate. Tutto esaurito all'auditorium del centro scolastico Omnicomprensivo. Più di 300 i vimercatesi, e non, accorsi per ascoltare le parole del sindaco di Vimercate, Francesco Cereda che, dopo aver ripercorso la storia decennale della progettazione dell'autostrada, ha relazionato in merito ai lavori e ai progetti delle due tratte che impatteranno pesantemente su Vimercate.
La Tratta C e l'ultimo miglio di Velasca
A cominciare dal cosiddetto ultimo miglio della Tratta C, che di fatto cambierà il volto di Velasca, frazione a Nord di Vimercate.
Due le questioni sul tavolo in merito alla Tratta C: innanzitutto il progetto del mega svincolo, grande sostanzialmente quanto l'abitato di Velasca, che Pedemontana Spa prevede di realizzare all'altezza dell'innesto con la Tangenziale Est. In secondo luogo la questione della grande area, già individuata e recintata, per lo stoccaggio delle terre di scavo e il conseguente trasporto delle stesse verso le cave. Operazione che impatterebbe in maniera devastante sull'abitato di Oreno, per i prossimi tre anni.
La lunga analisi del sindaco Cereda, che ha sin da subito ribadito per l'ennesima volta la contrarietà totale della sua Amministrazione al progetto della nuova autostrada, è partita proprio dal progetto dell'ultimo tratto della C.
Tre corsie, 9 metri sotto il livello del suolo
"Si tratta di un'autostrada a tre corsie, che nel tratto di Velasca sarà in trincea aperta, 9 metri sotto il livello del suolo - ha chiarito Cereda - Ciò avrà un minor impatto visivo, ma un maggiore consumo di suolo perché la trincea comporta un maggior numero di rampe diagonali e più terra da rimuovere".
Mille e 100 giorni di lavori previsti, partiti da gennaio di quest'anno.
Il mega svincolo
E poi c'è il mega svincolo di collegamento con la Tangenziale Est (dove terminerà la Tratta C), a pochi metri dall'abitato di Velasca. Un vero e proprio mostro, che prevede un'infinità di rampe e un sottopasso della Tangenziale. Intervento quest'ultimo che comporterà per altro anche la deviazione temporanea del tratto di Tangenziale all'altezza di "Vimercate Nord". Prevista anche la deviazione di via Aldo Motta, nel tratto tra San Maurizio e le svincolo di Velasca.
Quattro problemi
"Questo mega svincolo ha quattro problemi - ha sottolineato il sindaco Cereda - Innanzitutto le dimensioni. E' enorme e prevede un consumo di suolo esagerato. Eppure, e questo è il secondo problema, nonostante le dimensioni mancano delle "manovre". Mancano, ad esempio, le rampe di ingresso e uscita da Pedemontana alla Tangenziale Est. In sostanza l'ingresso e l'uscita di "Vimercate Nord" vengono cancellate. Il traffico si riverserà quindi sull'ingresso e l'uscita di "Vimercate centro", con un incremento dei flussi insostenibile e inaccettabile. Terzo problema: non è previsto il collegamento diretto tra Tangenziale e Pedemontana per chi viene da Nord. Chi vorrà farlo, secondo il progetto, dovrà percorrere ben 5 rotonde. Infine, quarto problema, non è prevista nessuna ciclabilità. In sostanza lo svincolo diventerà una barriere invalicabile Nord-Sud per ciclisti e pedoni".
Il controprogetto commissionato dal Comune e la risposta "beffa"
Proprio per provare a ridurre l'impatto dell'opera e ovviare ai problemi sopracitati, l'Amministrazione comunale si è affidata ad un progettista per presentare uno studio che di fatto ridisegna lo svincolo, dimezzandone l'impatto e introducendo però al contempo le manovre non previste, ma indispensabili per non far collassare il traffico di Vimercate e non solo.
"La nostra proposta elimina una serie di rampe ridondanti - ha chiarito ancora il primo cittadino - Viene inoltre reinserita la connessione Tangenziale-Pedemontana per chi viene da Nord e viene mantenuta in entrambi i sensi di marcia l'uscita di "Vimercate Nord" sulla Est. Infine, viene disegnata anche una ciclabilità di attraversamento. Pedemontana ha dimostrato un interesse, per ora solo verbale, alla nostra proposta, che per altro farebbe anche risparmiare un bel po' di soldi. Guarda caso, però, le modifiche verrebbero, se accolte, introdotte nella seconda parte dello svincolo che di fatto sarebbe già parte della Tratta Dbreve".
Come a dire: "Volete le modifiche? Vi prendete anche la Dbreve".
La mega area di deposito terre
Il progetto di realizzazione di Pedemontana prevede anche l'individuazione di aree per il deposito delle terre di scavo prima che le stesse vengano poi portate alle cave. Cinque quelle individuate per la Tratta C. E una, come ben noto, è proprio a Oreno, tra via Lodovica, la nuova Tangenzialina "Trm117" e via Per Arcore (e anche un pezzo oltre). Già da tempo recintata, è la seconda per dimensioni tra quelle individuate, per una superficie di 220mila metri quadrati e una capacità di stoccaggio di quasi un milione di metri cubi di terra.
Un ulteriore incubo per Oreno e non solo
Ma quello che ancor più conta e preoccupa Vimercate è l'idea di Pedemontana di far passare i camion che dovranno portare le terre verso le cave (quattro) attraverso il centro abitato di Oreno, a cominciare da via Matteotti (dove il traffico dei mezzi pesanti è interdetto) su cui si affacciano, tra le altre cose, una scuola dell'infanzia e una scuola primaria. Per poi proseguire su via Lecco fino alla rotonda dell'ospedale e da qui entrare in Tangenziale Est.
"Previsti 200 mezzi al giorno per Oreno, pronto a multare tutti i camion"
"Un'idea del tutto inaccettabile - ha chiarito il sindaco Cereda - Stiamo parlando di una stima di 55mila mezzi l'anno, camion da 46 tonnellate l'uno, pieni d terra. Circa 170-200 mezzi che passerebbero ogni giorno per Oreno chissà per quanto tempo. Un'idea non sostenibile. Se Pedemontana non cambierà, darò mandato alla Polizia locale di fermare e multare tutti i mezzi in uscita dall'area di stoccaggio. Anche perché a giudicare dai primi movimenti, le regole non vengono rispettate. I camion dovrebbero avere i cassoni coperti e non è così. Inoltre Pedemontana dovrebbe farsi carico anche del lavaggio strade.".
Per l'Amministrazione di Vimercate la soluzione ci sarebbe: far uscire i camion da dove entrerebbero, ossia dalla strada di cantiere a ridosso del territorio di Arcore, destinata poi a diventare la tangenzialina "Trmi17"
La tangenzialina "Trmi17"
Il progetto della Tratta C porta con sé un'altra opera importante. Si tratta della tangenzialina che dalla rotonda della Bergamina, lungo la Sp45, risalirà costeggiando la zona più periferica di Arcore, passando anch'essa all'interno del Parco Pane, fino a raggiungere Pedemontana a Velasca. Opera importante per scaricare il traffico sull'asse Nord-Sud evitando il passaggio negli abitati di Arcore e Vimercate.
Le compensazioni ambientali
La tratta vimercatese della C porterà con sé anche una serie di opere di compensazione per i danni all'ambientali, a carico di Pedemontana, per un totale per Vimercate di 4.100.000 euro.
"Si tratta però di un importo lordo - ha tenuto a precisare il sindaco Cereda - L'ammontare delle opere sarà perciò di circa 2 milione mezzo. Abbiamo già dato un incarico a professionisti per progettare una serie di opere per un ammontare di 5 milioni di euro che interesseranno un po' tutta la città. Tra queste indentificheremo poi quelle che rientreranno tra le compensazioni a carico di Pedemontana".
La tratta Dbreve
La serata di lunedì è stata anche l'occasione per fare il punto sul progetto della Dbreve. Il primo cittadino di Vimercate ha ripercorso ancora una volta le azioni messe in campo da tutti i Comuni interessati dalla tratta che da Vimercate dovrebbe proseguire fino ad Agrate per agganciarsi alla A4 e alla Teem.
"Non è una variante"
Non una variante, come vorrebbe Pedemontana, ma un nuovo progetto, secondo Vimercate e gli altri Comuni, come più volte ribadito dai sindaci. Nuovo progetto che richiederebbe quindi un nuovo iter di approvazione e nuovi canali di finanziamento.
"Le Amministrazioni locali sono state a lungo tenute all'oscuro del progetto della Dbreve, che stravolge completamente il senso di Pedemontana, concepita come asse di collegamento Ovest-Est, da Varese a Bergamo - ha spiegato ancora Cereda - Da ciò la nostra totale contrarietà ad un progetto che per altro devasterebbe il Parco Pane. Ad oggi esiste una progettazione definitiva, ma non quella esecutiva e nemmeno un euro è stato stanziato per la realizzazione. I Comuni hanno espresso parere negativo e si sono affidati ad un legale presentando una diffida".
"La Dbreve è inutile, devastante e ridondante"
Secondo il sindaco di Vimercate e i colleghi degli altri Comuni la Dbreve "E' un'opera inutile, devastante e ridondante".
"Anche perché sarebbe un doppione della Tangenziale Est - ha spiegato ulteriormente Cereda - Proprio per questo abbiamo proposto, come soluzione alternativa, la riqualificazione e l'ampliamento della Est, come del resto è già stato atto per la Milano-Meda, inglobata in Pedemontana. E abbiamo chiesto anche la realizzazione, prevista e mai fatta, dello svincolo di collegamento tra la A4 e la Est ad Agrate".
La serata e le slide









