Desio

Pedemontana: l'area di servizio si farà, per ora è solo posticipata

I tecnici di Apl in commissione hanno presentato le novità sull’autostrada.

Pedemontana: l'area di servizio si farà, per ora è solo posticipata
Pubblicato:
Aggiornato:

Non sarà cancellata l’area di servizio, per il momento è solo rinviata. Tanti gli interrogativi durante la commissione Ambiente, Infrastrutture e Mobilità di mercoledì sul progetto di Pedemontana. Il punto di partenza sono state le osservazioni presentate dal Comune tramite la Provincia.

Pedemontana: l'area di servizio si farà, per ora è solo posticipata

«Abbiamo cercato di recepirle per quanto possibile - ha sottolineato Andrea Monguzzi di Autostrada Pedemontana Lombarda (Apl) presente insieme al direttore generale Giuseppe Sambo - Ricordiamo che sulla tratta C l’impatto ambientale è molto ridotto perché il 97 per cento del tracciato è in galleria o in trincea».
La più importante specifica riguarda l’area di servizio: «Si farà, è solo posticipata, per questo non è nel progetto - ha spiegato l’ingegnere - Rimangono nella zona interessata previsti i collegamenti tra le aree del parco GruBria».

In merito al nuovo Pronto soccorso «al momento non ci risultano conflitti con il progetto» ha aggiunto Monguzzi.  Chiarita anche la modalità di gestione delle compensazioni. «Il Comune ha chiesto delle opere compensative per Villa Buttafava, San Carlo e vicinale dei Boschi - ha specificato - E’ il Comune a doverle prevedere, dopo un accordo con Pedemontana. Diverso il discorso per le mitigazioni ambientali, quindi le barriere antirumore e le aree verdi a carico di Pedemontana stessa. Il budget rimane quello stabilito di 3,65 milioni di euro». Una precisazione sullo svincolo di Cesano Maderno. «Nell’esecutitvo verranno eliminate la rampa e la galleria. Per lo svincolo di Desio, come richiesto, non verrà modificato il progetto sulla via San Giuseppe, in vista della realizzazione del sottopasso ciclopedonale». Infine per la viabilità, sulla via Molinara «la rotatoria è stata spostata in modo che il traffico non intacchi le abitazioni». L’ultimo chiarimento richiesto dal Comune riguarda gli espropri. «Non sono ancora stati effettuati, ma il progetto riguarda 655 e 816 soggetti», ha concluso l’ingegnere. L’Amministrazione, con l’Ufficio tecnico ha presentato ad Apl anche un ulteriore documento per ribadire nel dettaglio le osservazioni. «Insistiamo sul tema delle mitigazioni e compensazioni nelle zone indicate che con Pedemontana saranno tagliate fuori dal resto della città, dato che si eliminano tutti i collegamenti - ha spiegato Floriana Petracco dirigente del settore Territorio e Patrimonio - Importante prevedere ulteriori compensazioni in zona ospedale. Per la pista ciclabile della Valassina proproniamo un’alternativa sul canale dell’Alto Lambro».

Per l’Amministrazione è un’opera «migliorabile ma importante»

«L’infrastruttura è migliorabile, in termini di impatto, ma importante. Finché non inventeranno le auto volanti, è la risposta alle esigenze di collegamento est-ovest attesa dagli anni ‘60 ma con un approccio innovativo in quanto viene ridotto l’impatto ambientale». E’ intervenuta così in commissione l’assessore all’Urbanistica Cristina Riboldi. Per l’Amministrazione, Pedemontana è necessaria: «Basta provare a raggiungere in auto Milano nelle ore di punta per capire come il nostro territorio è deficitario nei collegamenti. Non essere favorevoli a questa infrastruttura, significa preferire che il traffico circoli sulle strade ordinarie e già esistenti. Ora, a un passo dal progetto esecutivo è un approccio ideologico e campanilistico», ha aggiunto. C’è però spazio per i miglioramenti. «Ci abbiamo lavorato molto con gli altri Comuni, la Provincia e il parco GruBria, presentando diverse osservazioni costruttive - rimarca - Sulle opere compensative relative al Comune, invece, stiamo lavorando con l’Ufficio tecnico».
La Lega fa invece presente: «Abbiamo scelto il confronto attivo e costruttivo con gli Enti istituzionali e con le imprese private, per questo per la prima volta si è scelto di portare in commissione i vertici del progetto».

Le contestazioni del Comitato No pedemontana, preoccupazioni per San Giorgio

«Società Pedemontana dal 1986 al 2022: 11 presidenti, 36 anni ma fatti?» È lo striscione esposto mercoledì sera (della scorsa settimana ndr) dal Comitato No Pedemontana davanti all’ingresso del Comune in risposta alla commissione organizzata con i tecnici, mercoledì sera.
L’opera avrà un forte impatto in particolare su San Giorgio. «Il traffico già eccessivo aumenterà ulteriormente con la chiusura dello svincolo verso la Nuova Valassina e le modifiche della viabilità dovute a Pedemontana -  è la dichiarazione del Comitato - Sul tema non ci sono stati forniti chiarimenti».
Il Comitato ribadisce la contrarietà all’opera. «E’ un modello vecchi e rimangono forti ripercussioni ambientali - hanno aggiunto i componenti del Comitato - Il traffico c’è, ma invece di studiare e implementare le misure di trasporto sostenibile siamo ancora fermi alla costruzione di nuove autostrade».

Il cantiere dovrà essere completato per il 2026

Nel botta e risposta in commissione sul progetto di Pedemontana tra consiglieri e tecnici, importanti chiarimenti a partire dalle tempistiche del progetto.

«La consegna dell’opera è fissata al 2026 - ha spiegato il direttore generale Giuseppe Sambo, rispondendo alla consigliera Martina Cambiaghi (Lega) - Il Consiglio di stato si esprimerà in questi giorni sul ricorso amministrativo presentato dal secondo classificato. Per il progetto esecutivo ci vorrà circa un anno, ma in quel lasso di tempo andremo avanti con i lavori propedeutici che partiranno a breve. Quindi, per il cantiere sono previsti altri mille giorni più sessanta di attesa prima dell’apertura al pubblico».
Sulle tempistiche è intervenuto anche il consigliere Achille Taccagni (Pd): «Facendo i conti, perché Pedemontana sia pronta a febbraio per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina, i lavori dovrebbero partire la prossima settimana».

Confermate le tre corsie, non modificabili mentre le tariffe saranno quelle indicate sul sito web di Apl. Per le tariffe agevolate, altra richiesta della consigliera, invece, al momento «sono previsti solo sconti per chi fa più di venti passaggi al mese». Sempre in merito al cantiere «garantiremo che non impatterà sul traffico della Milano-Meda con un intervento per lotti» hanno rassicurato i tecnici rispondendo a Martina Cambiaghi.  «E’ da valutare anche il coordinamento con i lavori di Metrotranvia - ha sottolineato il consigliere Francesco Pasquali (Desio viva) - Se i lavori inizieranno in primavera ci sarà una sovrapposizione tra i cantieri e andare verso Seregno sarà impossibile». Puntuale il chiarimento dei tecnici: «Crediamo che il cantiere di Metrotranvia sarà a breve ma attendiamo il cronoprogramma che non siamo ancora riusciti a ottenere». Sullo smaltimento in sicurezza del materiale contaminato dalla diossina, invece, altra richiesta del consigliere Pasquali «riguarda maggiormente gli altri Comuni, a partire da Seveso, ed è garantito un progetto di bonifica approvato da Arpa, in discariche autorizzate ma i volumi sono irrisori», rassicura il direttore generale. «Attendiamo chiarimenti sull’impatto di Pedemontana sul traffico verso lo svincolo per la Valassina a San Giorgio, già molto intenso», ha sottolineato il consigliere Pasquali. «Da considerare anche i mezzi pesanti» ha aggiunto il consigliere Roberto Corti (Pd).
«Ci rivediamo per il progetto esecutivo?» è l’invito consigliere Taccagni. «Non abbiamo obblighi, ma siamo a disposizione» la risposta dei tecnici.

 

(nella foto di copertina Simone Gargiulo, Giuseppe Sambo, Andrea Monguzzi, Martina Cambiaghi, Cristina Riboldi)

Seguici sui nostri canali
Necrologie