Pedemontana: spunta la clamorosa ipotesi di un ricorso al Tar contro l'opera
Al momento l'azione legale da parte di tutti i Comuni interessati dall'autostrada rappresenta una mera possibilità, ma tutto sommato piuttosto concreta
Contro Pedemontana spunta la clamorosa ipotesi di un ricorso al Tar. A promuoverlo, almeno sulla carta, potrebbero essere tutti i sindaci dei Comuni interessati dall'opera, dalla tratta B2, già progettata e finanziata, fino alla D breve.
Ricorso al Tar contro Pedemontana
Al momento si tratta solo di un'ipotesi e come tale deve essere considerata visto che di concreto non c'è ancora nulla. Ma solo il fatto che questa possibilità sia emersa rappresenta un notevole punto di svolta nel confronto (o braccio di ferro) tra Regione Lombardia e Amministrazioni locali. Il ricorso, dicevamo, verrebbe presentato proprio da queste ultime: un tentativo estremo di bloccare un'opera che, secondo molti sindaci e associazioni, non avrebbe ragione di esistere in quanto porterebbe molti più danni che benefici alle comunità lombarde e al territorio stesso.
La mozione di Lesmo
La possibilità è emersa nel corso di una conferenza stampa convocata oggi, martedì 7 marzo, dal sindaco di Lesmo, Francesco Montorio, per presentare una mozione che verrà discussa in Consiglio comunale il prossimo martedì. Nel testo, infatti, viene scritto a chiare lettere:
"Valutare la possibilità di promuovere azioni giudiziali, in ogni sede, a tutela del Comune di Lesmo e delle sue proprietà, dei territori comunali e degli interessi dei cittadini di Lesmo"
Da qui l'ipotesi di un clamoroso ricorso al Tar, indiscrezione che in realtà era già emersa nei giorni scorsi visto che il prossimo 21 marzo scadranno i termini per la presentazione dei ricorsi contro le operazioni di esproprio dei terreni. A precisa domanda però il primo cittadino ha tenuto a chiarire:
"Al momento è solo un'ipotesi, anche se comunque stiamo facendo importanti valutazioni insieme ad altri Comuni e sindaci interessati dall'opera. Non posso smentire del tutto questa possibilità, perché all'atto pratico ci sono termini le cui scadenze sono di dominio pubblico, però non posso neanche dire molto più perché si tratta di un'eventualità ancora in fase di studio"
La posizione di Lesmo
Le parole del sindaco non confermano in toto la concretezza dell'ipotesi sul tavolo, ma nemmeno la smentiscono. Ecco perché tra le righe si legge una chiara intenzione di procedere per vie legali al fine di bloccare Pedemontana prima che sia troppo tardi. La posizione del Comune di Lesmo, così come quella di molte altre, è piuttosto chiara e si può trarre dal testo della mozione preparata dal consigliere di maggioranza Andrea Forlini:
"Noi non siamo contro Pedemontana a priori, ma siamo assolutamente contrari a questo tipo di Pedemontana che non tiene minimamente conto del proprio impatto sul territorio. Si tratta di un'opera insostenibile da qualunque punto di vista e che allo stato attuale dei fatti non ha alcuna ragione di esistere. Ci sono state valutazioni e approfondimenti di ogni genere e tutte le analisi, economiche, ambientali e urbanistiche, portano allo stesso risultato. Così come è stata pensata, Pedemontana non rappresenta alcun vantaggio per i cittadini, anzi, proprio il contrario. La mozione che porteremo in discussione non è ideologica, ma molto pratica e operativa e inviterà l'Amministrazione a intraprendere ogni azione utile a rappresentare la nostra contrarietà nella maniera più chiara possibile"
Consiglio comunale aperto al pubblico
Della mozione si discuterà nel dettaglio il prossimo martedì 14 marzo, quando il Consiglio comunale sarà chiamato ad approvare o meno il documento, ivi compresa la possibilità di presentare il sopra citato ricorso al Tar. Al termine dei lavori verrà aperta un'assemblea pubblica durante la quale tutti i presenti potranno prendere parola ed esporre le proprie considerazioni, tra domande e dubbi, ma anche suggerimenti e osservazioni.