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Per le lampade votive serve il bonifico: «Costa troppo, non lo faccio...»

La protesta di Bruno Lardera: da quest’anno il canone non può più essere saldato tramite più conveniente bollettino postale

Per le lampade votive serve il bonifico: «Costa troppo, non lo faccio...»
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Il canone annuale della lampada votiva del cimitero di Renate è rimasto lo stesso. A cambiare è la modalità di pagamento: non più tramite bollettino postale ma con bonifico bancario che «a me costa di più: 4,50 euro di commissione» rispetto all’euro richiesto alla Posta agli over 70. La denuncia è di Bruno Lardera, ex capogruppo della lista «Renate al centro», che nei giorni scorsi è sobbalzato davanti all’avviso di pagamento inviato dal Comune.

La protesta

«Il canone è di 19 euro e 52 centesimi e dovrei pagarne 4,50 di commissioni? - si è chiesto il renatese - E chi non ha il conto corrente come fa?». Da qui, la sua protesta. «Io non pagherò in banca (il termine scade il 30 giugno) - annuncia - Andrò personalmente in Municipio con il contante e inviterò i miei concittadini a fare altrettanto, invadendo in massa gli uffici comunali...». «Credo che il sindaco e la Giunta tutta abbiano perso il senso della realtà, fregandosene delle necessità dei cittadini, chiusi nel loro bunker comunale, lontani dalla Costituzione Italiana che invita invece le Amministrazione ad aprire le porte e non a chiuderle».

Obiettivo: semplificazione

Il primo cittadino di Renate, dal canto suo, difende il cambiamento, introdotto per semplificare la procedura di pagamento.
«L’obiettivo è evitare i bollettini compilati a mano, in quanto spesso contengono errori - ha spiegato Matteo Rigamonti - Lascio immaginare il lavoro aggiuntivo a carico degli uffici con oltre mille utenze». «Ricordo inoltre che il canone è invariato dal 2012: se avessimo proceduto con gli adeguamenti Istat, oggi i renatesi pagherebbero 23 euro e 72 centesimi».

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