Il ragazzo prodigio di Meda

Per lui i numeri non hanno segreti: Matteo è campione italiano di calcolo mentale

Brillante risultato per il 13enne della scuola Traversi, che non si fida delle calcolatrici e non ama i social.

Per lui i numeri non hanno segreti: Matteo è campione italiano di calcolo mentale
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Risolvere complicatissime addizioni e sottrazioni, moltiplicazioni con fattori a otto cifre, ma anche massimi comuni divisori e minimi comuni multipli, potenze fino alla sesta e la radice nona di un numero, il tutto senza calcolatrice ma soprattutto senza carta e penna. Impossibile? Non per il genietto della matematica Matteo Cappiello, 13enne di Meda, studente al terzo anno della scuola secondaria di primo grado Traversi, che il 6 maggio a Udine è diventato campione italiano di calcolo mentale nella sua categoria.

Campione di calcolo mentale nella sua categoria e sesto in assoluto

Non solo: ha conquistato pure il sesto posto assoluto ed è questo il risultato che lo riempie più di orgoglio e soddisfazione, perché ha praticamente sbaragliato un centinaio di finalisti di tutte le età che all’Università degli Studi della città friulana si sono battagliati a colpi di calcoli, scorciatoie e pensiero laterale su quindici tipi di quesiti, ciascuno suddiviso in tre livelli di difficoltà. L’ennesimo successo per il ragazzino prodigio che nell’agosto scorso si era classificato tredicesimo ai Giochi matematici internazionali a Losanna, in Svizzera. La sua prestazione è stata giudicata la più sorprendente della gara perfino dagli organizzatori: ha infatti totalizzato 378 punti su 400, mancando la perfezione assoluta solo per tre piccoli errori.

Operazioni complicatissime e conteggi impossibili fatti tutti a mente

In ottanta minuti ha svolto con estrema facilità difficilissime operazioni aritmetiche, (come 36.368.368 × 25.257.257), i cosiddetti «trenini», i conteggi nel gioco del Backgammon, ha saputo risalire al giorno della settimana corrispondente a date del passato (come 3 febbraio 1115), ma anche del futuro (come 15 agosto 2101 o 31 dicembre 473373). E la cosa che lascia a bocca aperta è che ha fatto tutto a mente, senza il sussidio di calcolatrici e senza nemmeno un foglio su cui annotare i diversi passaggi.

"Vedo i numeri scorrere nella mia testa, li prendo e li sposto"

«Fisso un punto ben preciso e visualizzo tutti i numeri nella mia testa, li vedo scorrere, scivolare, li prendo e li sposto», ci ha raccontato, spiegandoci che al di là della dote innata la sua bravura è data anche da tante ore di allenamento: «Per prepararmi alla competizione ho studiato e mi sono esercitato molto, cercando non solo di trovare la risposta esatta, ma anche e soprattutto di ridurre il tempo di risoluzione. E ho fatto pratica anche a scuola: dato che finisco sempre in anticipo le verifiche di matematica, ho usato il tempo rimanente per dedicarmi al calcolo mentale».

Non si fida delle calcolatrici e non ama i social

Quello che a molti risulta ostico per lui è un divertimento, una vera passione. Per Matteo i numeri non hanno praticamente più segreti, a tal punto che si fida di più della sua testa che della calcolatrice:

«Una volta, in una moltiplicazione a otto cifre, mi aveva dato un risultato sbagliato. Da allora tendo a non usarla per verificare la correttezza dei miei calcoli». E mentre la maggior parte dei suoi coetanei sta attaccata ai social, lui li definisce «noiosi. Non utilizzo molto il telefono, molto meglio il calcolo mentale».

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