Monza

Piazza Garibaldi in ostaggio

Chi vive davanti al Tribunale è costretto a fare i conti con baccano e rumore fino all’alba.

Piazza Garibaldi in ostaggio
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Piazza Garibaldi, fine estate 2022: la musica non cambia. Anzi, aumenta. Il weekend del Gran Premio riporta in auge il rapporto impossibile tra i residenti della piazza (con i vicoli circostanti) di Monza diventata il centro della vita notturna molesta, e il popolo delle notti monzesi.

Piazza Garibaldi in ostaggio

Chi vive in zona è costretto a fare i conti con baccano e rumori di notte, e con un corollario di sporcizia, strade trasformate in latrine, vetri (rotti e non) ovunque il giorno dopo. I più esposti sono coloro che vivono direttamente nella piazza del tribunale, già da tempo impegnati in un carteggio (infruttuoso) con l’amministrazione a partire dal 2019, all’epoca della giunta precedente rispetto a quella attuale.
Con il fine settimana appena trascorso, quello delle feste legate alla gara di Formula 1, la situazione è precipitata.

L’ennesima protesta è finta nero su bianco in una lettera indirizzata al comune: «Già dalla seconda metà del 2019 i residenti della piazza hanno effettuato numerose segnalazioni, e in particolare con lettere complete di dati e richieste al sindaco e all’assessore al commercio allora in carica».
I cittadini hanno fatto una specie di cronistoria del venerdì sera, tra il 9 e il 10 settembre.

«Dopo la mezzanotte, i residenti sono stati colpiti da onde sonore non meglio definibili di altissima potenza; da un’agevole verifica – scrivono ironicamente - si è subito osservato che esse non provenivano da automezzi in sosta (come spesso accade nottetempo) ma da casse acustiche gestite da un dj con tanto di luci montate nello spazio prospiciente un noto locale della piazza. Il suono di intensità assurda, capace di provocare nelle sue note basse il tremolio di imposte e oggetti nei locali affacciati sulla piazza, è andato avanti ininterrottamente fino all’alba».

Le richieste di aiuto

Poco prima delle due sarebbero partite le solite segnalazioni alle forze dell’ordine: «Una pattuglia della Polizia locale, assieme a una della Questura, passa all’una e cinquanta. La musica viene abbassata, dopo che qualcuno aveva segnalato in anticipo l’arrivo delle Forze dell’ordine, per poi riprendere con maggiore intensità, come se fosse una sanzione per i cittadini che hanno fatto la segnalazione».
Alle tre del mattino, «dopo vari tentativi di contatto con la Polizia locale», viene detto che il «problema sta nel fatto che ci sono troppe persone ubriache, e che quindi non è possibile fare un intervento di ordine pubblico con pochi operatori».

L’altro passaggio delle Forze dell’ordine sarebbe delle 3.40: «Si fermano e scendono a controllare: l’impianto viene subito spento e in altre zone della piazza la gente ride scherzando ad alta voce: “ma che silenzio che c’è!”. Dopo pochi minuti, le pattuglie risalgono sulle auto e si allontanano: l’impianto viene subito riacceso e lo spettacolo ricomincia. Andrà avanti fino all’alba».

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