Pietre d'inciampo in memoria di Luigi Briani e Luigi Scalfi
"Continueremo a farne memoria", il ricordo dei familiari presenti alla cerimonia che ha coinvolto associazioni e scuole.

A Desio posate due nuove pietre d’inciampo per Luigi Briani e Luigi Scalfi. Dal municipio è partito il corteo, in corso Italia sono state ricordate Anna Haselnuss e Lea Elertt.
Pietre d'inciampo "come medaglie al valore"
"Mi sono reso conto di quanto le parole siano superflue e quanto invece il silenzio assordante della memoria sia importante" ha detto il sindaco, Simone Gargiulo, che, con l’assessore Miriam Cuppari e Roberta Miotto, una dei fondatori del Comitato pietre d’inciampo Monza e Brianza, hanno deposto una rosa bianca e tre sassolini bianchi di fianco alle due pietre. In memoria di Luigi Scalfi posata la pietra d’inciampo in via Garibaldi 59. Presenti i familiari: la nipote, Maddalena Scalfi e Davide Boffi-Scalfi, che hanno letto un ricordo: "Sei stato uno dei 650mila soldati che, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, furono catturati dalle truppe tedesche, internati e ammassati nei terribili campi di prigionia. Ora anche tu, zio, hai la pietra che, come una medaglia al valore brilla proprio lì, davanti a casa nostra, dove vivevi con i tuoi fratelli che hai lasciato a soli vent'anni per arruolarti volontario per la patria che tanto amavi. Ogni giorno ti ricorderemo".
"Tramanderò il tuo ricordo"
Presente per le benedizioni don Sandro Mottadelli. Il corteo ha poi proseguito verso via XXV Aprile per posare la pietra per Luigi Briani. Qui dei bambini della scuola primaria Gavazzi hanno letto un pensiero, insieme alla nipote di Briani, Simona e alla figlia 11enne, Chiara, che ha detto: "Anche se è successo più di cento anni fa voglio che tu sappia quanto ti voglia bene e che tramanderò il tuo ricordo". Simona Briani ha riletto alcuni passi delle poche lettere ricevute: "Lo ricordiamo come uomo semplice, ma dedito al lavoro e alla famiglia. Continueremo a farne memoria". In Villa Tittoni inaugurata la mostra "Una valigia per Clara", visitabile fino al 13 febbraio, realizzata degli studenti degli istituti Majorana e Versari di Cesano Maderno.