Agliate

Pietro, mamma e papà: ecco la Sacra Famiglia del «Presepe vivente»

La rappresentazione in scena nel parco della basilica di Agliate il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano

Pietro, mamma e papà: ecco  la Sacra Famiglia del «Presepe vivente»
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Sarà il piccolo Pietro Zaffaroni, nato lo scorso settembre, a rappresentare Gesù Bambino nel Presepe vivente di Agliate, la sacra rappresentazione che da 47 anni va in scena il 26 dicembre, nel pomeriggio di Santo Stefano, nel suggestivo parco della millenaria basilica dei santi Pietro e Paolo.

Con lui, nei panni dell’umile falegname Giuseppe ci saranno papà Simone, 32 anni, personal trainer e la mamma Valentina Messuti, nelle vesti della Vergine Maria, insegnante alla scuola materna di Costa Lambro e consigliere comunale di maggioranza eletta a maggio con la civica «Luca Veggian sindaco».

Pietro, mamma e papà: ecco la Sacra Famiglia del «Presepe vivente»

Per loro sarà la prima volta da protagonisti di una delle rappresentazioni più attese della Brianza che, ogni anno, raduna diverse centinaia di visitatori in preghiera e in adorazione della Sacra Famiglia sotto la grotta naturale alle spalle della basilica romanica.

«E’ stato per noi un invito graditissimo», spiega al Giornale mamma Valentina, 30 anni, che in passato aveva già partecipato al Presepe Vivente di Agliate come figurante e anche come narratrice in una delle scene della Natività.
«Sarà la prima volta però come famiglia: avevo già quasi accantonato l’idea di partecipare quest’anno per la nascita a settembre di Pietro e considerato che ci sono tante famiglie coinvolte nella rappresentazione. E, invece, quando gli organizzatori ci hanno proposto di prendere parte come Sacra Famiglia abbiamo accolto ben volentieri l’invito per un momento comunitario di fede e preghiera che è sempre molto intenso e partecipato».

Una settimana speciale

Quella appena trascorsa è stata una settimana «speciale», fra l’altro, per il primogenito di casa Zaffaroni. Domenica il piccolo Pietro ha ricevuto infatti il Santo Battesimo entrando a far parte della comunità cristiana, mentre mercoledì sera ha varcato per la prima volta l’Aula del Consiglio comunale in braccio alla sua mamma, dove è rimasto per tutto il tempo della lunga seduta durante la quale è stato discusso e approvato il bilancio di previsione.

La sacra rappresentazione, organizzata dal Movimento di Comunione e Liberazione e della Comunità Pastorale, coinvolge ogni anno almeno trecento persone impegnate nell’allestimento delle varie scene che ripercorrono fedelmente il racconto del Vangelo. Sono artisti, artigiani, universitari, studenti delle scuole superiori con i loro insegnanti che nei mesi precedenti lavorano insieme a molti volontari per allestire costumi, scenografie, impianti luci ed audio.

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