Ronco Briantino

Piste ciclopedonali: fine dell’incubo

Si è concluso a favore del Comune il contenzioso legale con l’azienda che avrebbe dovuto realizzare i due tracciati

Piste ciclopedonali: fine dell’incubo
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Queste ciclabili s’hanno da fare. Finalmente. Perché dopo più di due anni di liti in tribunale si è definitivamente chiuso il contenzioso legale tra il Comune di Ronco Briantino e l’azienda inizialmente incaricata di realizzare i due tracciati pedonali in direzione di Merate e Bernareggio.

Piste ciclopedonali: fine dell’incubo

A mettere la parola fine a una vicenda intricata e lastricata di carte bollate è stato il Consiglio di Stato che, prendendo atto del fallimento della società, non ha potuto far altro che interrompere il giudizio una volta per tutte.

Ma facciamo un passo indietro. Nell’aprile del 2022, al termine di una lunga procedura di affidamento iniziata nel dicembre precedente, la «Sgambati Srl» di Napoli ottiene l’incarico da parte del Comune per realizzare le due opere. Ma dopo 8 mesi di attesa (durante i quali non viene mai posata nemmeno una pietra) l’Amministrazione dell’allora sindaco Kristiina Loukiainen aveva proceduto con la revoca dell’appalto. Alla base del provvedimento, una serie di mancanze da parte della ditta anche a livello documentale per via di alcune opere che sarebbero state subappaltate dall’azienda principale a un’altra.
La società si era allora rivolta al Tar, che aveva sovvertito la decisione dell’Amministrazione riconsegnando i cantieri all’azienda partenopea. Che però, prima di firmare il nuovo contratto (dopo aver ricevuto una serie infinita di solleciti da parte dell’ente comunale) aveva chiesto un’ulteriore dilazione dei tempi di realizzazione a causa dell’incremento dei costi che avrebbe dovuto sostenere per riprendere i lavori.
Condizioni non accettate e dunque nuova revoca della concessione. Ma, nonostante la stessa «Sgambati» avesse manifestato l’intenzione di recedere dal contratto, ecco il colpo di scena e il deposito di un secondo ricorso. Che però viene respinto. A quel punto il Comune procede per la propria strada e apre un nuovo bando di gara, forte del verdetto del tribunale.
Ora, come detto, la pietra tombale sulla vicenda posta dal Consiglio di Stato, ovvero l’ultimo grado di giudizio utile. A decidere la causa a favore del Comune, appunto, il sopraggiunto fallimento dell’azienda.

I progetti, seppur in grave ritardo, non sono però rimasti fermi. Il nuovo Esecutivo del sindaco Francesco Colombo ha infatti ripreso in mano la palla appena insediato e ha portato avanti la manifestazione d’interesse già avviata in precedenza. I lavori sono già stati appaltati e i cantieri regolarmente aperti.

«La fine del contenzioso ci permette di portare avanti i lavori con maggior serenità - il commento del primo cittadino - Il completamento delle due piste ciclabili, come sempre detto anche in campagna elettorale, resta una delle priorità del nostro mandato amministrativo».

Per quanto riguarda i costi dei due tracciati, ricordiamo, la spesa complessiva si aggira intorno ai 500mila euro.

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