Più forti della pioggia per la sicurezza sul lavoro
Partita da Vimercate, la manifestazione di Cgil, Cisl e Uil toccherà anche Carate, Seregno. Desio e Monza
Più forti del maltempo perché la lotta per la sicurezza sul lavoro è ben più importante della pioggia.
La manifestazione
E' partita questa mattina, sabato, da Vimercate (una scelta non casuale dal momento che il Comune di Vimercate da anni ha un protocollo per effettuare controlli nei cantieri per le verifiche sulla sicurezza) la ciclo-mobilitazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil «per coinvolgere le cittadine e i cittadini per l’esercizio dei propri diritti su salute e sicurezza e per chiedere un maggiore impegno alle Istituzioni e l’assunzione piena di responsabilità alle parti datoriali».
Le morti sul lavoro avvenute nel corso di quest’anno in Brianza hanno destato molto clamore, grande emozione e rabbia. Nonostante le tante attività di prevenzione, formazione e supporto ai lavoratori e ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza restano stabili gli infortuni sul lavoro che prevedono più di 40 giorni di prognosi e menomazioni permanenti e aumentano quelli mortali. Aumentano anche i casi di malattie professionali. Da qui la scelta delle organizzazioni sindacali di organizzare la ciclo-mobilitazione che toccherà i «capoluoghi» degli ambiti territoriali di Monza e Brianza: dopo Vimercate, il gruppo raggiungerà Carate Brianza, Seregno, Desio per terminare a Monza (in piazza Roma verso le 16).
Le motivazioni
"Oggi percorriamo le strade e le piazze della Brianza per urlare che non si può morire al lavoro, che è inaccettabile - è stato rimarcato alla partenza - Come inaccettabile è rimanere menomati a vita o subire patologie legate al lavoro. Dove avvengono la maggior parte degli infortuni? In Brianza in aziende sotto i 30 dipendenti e allora come facciamo a sollevare il tema importante in questo tessuto produttivo brianzolo, in queste piccole aziende in cui spesso, quasi sempre, non è presente il sindacato, nonostante la grande attività che facciamo, la formazione, gli sportelli sulla sicurezza? Come facciamo non solo a rendere pubblica l'indignazione, ma anche a rompere il silenzio a vivere privatamente lo sconcerto, oltre alle disgrazie, a rompere il silenzio? Un infortunio non è ineluttabile né un costo necessario"