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Pnrr, in arrivo 37 milioni di euro: ecco cosa si realizzerà

Monza ha presentato 32 progetti e otterrà fondi per 32 progetti

Pnrr, in arrivo 37 milioni di euro: ecco cosa si realizzerà
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Una pioggia di finanziamenti del Pnrr che potrebbero portare a grandissimi miglioramenti per i cittadini monzesi.  Sono in arrivo, infatti, oltre 37 milioni di euro per il Comune per la realizzazione di 32 progetti per digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, rivoluzione verde e transizione ecologica inclusione e coesione (qui l'elenco completo).

Fondi dal Pnrr

Monza fa la parte del leone coi finanziamenti ottenuti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), lo strumento che traccia gli obiettivi, le riforme e gli investimenti che l’Italia intende realizzare grazie all’utilizzo dei fondi europei di Next Generation Eu, per attenuare l’impatto economico e sociale della pandemia e rendere l’Italia un Paese più equo, verde e inclusivo, con un’economia più competitiva, dinamica e innovativa.

Di questi 37 milioni in arrivo ci sono 1,2 milioni di euro per la digitalizzazione, parliamo poi di 1 milione di euro per la cultura (e in particolare per la digitalizzazione dell’archivio), di 7,5 milioni di euro per la mobilità sostenibile (in questo caso anche per l’acquisto di bus elettrici) e di 6 milioni per relamping e sistemazione delle caldaie in 16 scuole e due biblioteche.

Non solo si lavorerà sulle infrastrutture sociali per 13 milioni di euro (ad esempio con il progetto di via Cimabue), ma con 1 milione di euro si realizzerà anche una stazione di posta, mentre 3,2 milioni di euro arriveranno per le bonifiche. Sono ancora in forse invece i finanziamenti da mezzo milione di euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche sull’Arengario. Ci sono poi 4,5 milioni di finanziamenti per le strutture sportive, come anticipato qui.

Una struttura comunale ad hoc

Il vicesindaco Egidio Longoni (che detiene proprio una specifica delega al Pnrr data l’importanza di questa ondata di finanziamenti) spiega: «Ci stiamo strutturando per centralizzare il coordinamento di questi importanti appalti istituendo una Direzione ad hoc. Lì concentreremo le fasi progettuali, realizzative e di rendicontazione per rispettare i tempi stretti imposti per il completamento delle opere».

Insomma, in altre parole per mandare avanti progetti di tale entità, senza rischiare di perdere coi ritardi i finanziamenti ottenuti (perché c’è una clausola in tal senso, pena la perdita del finanziamento), serve una macchina comunale più che organizzata e potenziata rispetto all’attuale. Da qui la necessità di cercare quattro nuovi dirigenti per altrettanti settori, in aggiunta al City Manager per la gestione, il controllo e il coordinamento di questa mole di progetti.

Le preoccupazioni sui costi

«Se pensiamo che arriveranno 37 milioni di euro su un bilancio comunale che si aggira sui 140 milioni di euro è facile immaginare la portata di questi investimenti», ha commentato anche il consigliere comunale del Pd Stefano Toselli. Poi ovviamente si è aperta la polemica su di chi fosse il merito, tra passata Amministrazione e nuova. A fugare i dubbi lo stesso Toselli: «Molti progetti erano stati avviati dalla scorsa Amministrazione, ma c’è stata la volontà politica di questa Giunta di cercare di partecipare anche ad altri finanziamenti non considerati e in questo senso si sono ottenuti fondi importanti per il sociale e la digitalizzazione».

Tante buone notizie, ma pure qualche preoccupazione: «Ci sono delle scadenze da rispettare e questo sforzo richiede delle capacità tecniche degli uffici, perché il rischio è che se non c’è una buona gestione è di perdere i finanziamenti». C’è poi il problema dell’aumento delle materie prime nel giro di poco tempo e di conseguenza dei costi di realizzazione delle opere. Chiosa Longoni: «C’è stato un aumento del 25% dei materiali rispetto a quando sono stati presentati i progetti, quindi ora ci si chiede chi metterà questi soldi perché altrimenti pubblicando le gare lle aziende potrebbero far fatica a partecipare».

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