Il Ponte di Paderno visto dal drone VIDEO | Punto sui lavori, quando riapre

La situazione anche dei ponti di Brivio e Trezzo. E ci sarà anche un nuovo ponte sull'Adda.

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Lavori in corso sul Ponte di Paderno. Anche di notte. Procedono spedite le maestranze che stanno mettendo in sicurezza il Ponte San Michele fra Paderno d’Adda e Calusco d’Adda: a inizio primavera previsione d’apertura per bici e pedoni confermata. Per tutti i veicoli (treni esclusi), il sogno è arrivare alla metà per natale 2019.

Il Ponte di Paderno visto dal drone VIDEO | Punto sui lavori, quando riapre
Il Ponte di Paderno visto dal drone

Ponte di Paderno, lavori in corso

Sono davvero spettacolari le immagini raccolte ieri, venerdì 25 gennaio 2019, grazie a un drone che ha immortalato la struttura da diversi punti di vista. Fra un mese torneremo sul posto e potremo apprezzare di nuovo insieme lo stato d’avanzamento dei lavori, che procedono anche di notte.

Il Ponte di Paderno visto dal drone

Riapertura a bici e pedoni dalla primavera

Per ora è confermato: entro marzo (presumibilmente a inizio primavera) il Ponte San Michele riaprirà a bici e pedoni, spezzando l’isolamento forzato fra Paderno e Calusco che dura ormai da quella imprevedibile notte fra il 14 e il 15 settembre scorsi.

Un’altra immagine del Ponte di Paderno visto dal drone

Riapertura ai mezzi anticipata di un anno

Ma è la notizia della variazione del cronoprogramma che anticiperebbe di un anno la riapertura al traffico veicolare, ciò che ha fatto esultare gli abitanti delle due sponde, ma soprattutto i pendolari ogni giorno in transito fra Bergamasca e Brianza.

Lo ha confermato lo stesso commissario Maurizio Gentile in un recente incontro: la riapertura ai mezzi dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno 2019, un bel regalo di Natale, insomma.

Nessuna informazione al momento invece per la riapertura del ponte al traffico ferroviario: ancora non se ne parla.

Ancora il Ponte di Paderno visto dal drone

Intanto, tutti da Brivio: ma lì il ponte chiuderà?

Gran parte del traffico da settembre ad oggi s’è spostata lungo il bypass Calusco-Villa d’Adda-Cisano-Brivio-Imbersago-Robbiate. Il ponte di Brivio resta interdetto ai mezzi pesanti sopra le 35 tonnellate, che devono passare più a Nord dal nuovo ponte di Olginate, anche se non mancano spesso i “furbetti”…

E quando si parla del ponte di Brivio in molti si chiedono se anche lui sarà chiuso nel prossimo futuro: la risposta è no, al momento non è programmata alcuna manutenzione, anche se è stato inserito nella lista dei ponti sensibili a livello regionale.

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Ancora il ponte visto dal drone

E invece il ponte di Trezzo, che destino avrà?

Col San Michele “in panne”, chi non passa per Brivio va inevitabilmente da Trezzo, ovvio. E anche lì, fra Trezzo e Capriate il ponte che serve il traffico cittadino in effetti ha bisogno di qualche cura.

Ma nulla di così grave come a Paderno: bisognerà cambiare alcuni giunti, ma le possibilità sono due:

  • o una chiusura “intensiva” per un paio di fine settimana
  • oppure nessuna chiusura, ma traffico alternato per consentire i lavori

Quando? Non si sa con certezza: si parla di marzo, ma comunque si dovrà attendere una temperatura sufficiente.

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Comunque servirà un nuovo ponte

Il San Michele prima o poi tornerà “come nuovo”, o quasi. Le strutture di Brivio e Trezzo continueranno a fare la loro parte. Ma in ogni caso anche la Regione ha ormai ammesso che per supportare i flussi di traffico interprovinciali servirà un nuovo ponte sul’Adda (per la gioia degli ambientalisti).

Dove? C’era l’ipotesi di un nuovo ponte nella piana fra Villa d’Adda e Cisano, a scavallo verso Arlate di Calco (prolungamento della famosa “Variante della Sonna” lungo la direttrice Bergamo-Como), ma al momento pare proprio che il progetto sia stato accantonato e quindi non si farà.

Invece prende corpo il progetto del cosiddetto “Guado di Renzo”, un nuovo ponte che da zona Golf club a Cornate d’Adda atterri poco a Nord di San Gervasio, frazione di Capriate, in realtà a ridosso della frazione Cerro di Bottanuco.

Un ponte che dovrebbe probabilmente essere connesso alla Pedemontana, se mai questa arriverà fino alla Bergamasca come da disegno iniziale, ma che inizialmente servirà in ogni caso il traffico locale connettendosi alla provinciale Rivierasca.

E la notizia clamorosa è che  possa essere realizzato più in fretta di ogni previsione: i lavori potrebbero partire prima della fine della manutenzione del san Michele, quindi già entro l’anno 2019.

 

daniele.pirola@netweek.it

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