Posata la pietra d'inciampo per Luigi Colombo
Questa mattina, giovedì, la cerimonia nel cortile del Municipio di Limbiate
Posata la pietra d'inciampo per Luigi Colombo. Questa mattina, giovedì, la cerimonia nel cortile del Municipio di Limbiate
Posata la pietra d'inciampo per Luigi Colombo
In un giorno fortemente simbolico, come l’anniversario della liberazione del lager di Mauthausen, è stata posata la pietra d’inciampo in memoria di Luigi Colombo. Il limbiatese fu un internato militare, morì nel 1945 a 23 anni in Polonia. Questa mattina, giovedì 5 maggio, nel cortile del Municipio la cerimonia ufficiale alla presenza delle autorità locali, con il sindaco Antonio Romeo, gli assessori alla Cultura Carlo Schieppati e ai Servizi sociali Agata Dalò, Carabinieri, Polizia Locale, Anpi, Alpini, Bersaglieri, studenti di quarta della primaria Fratelli Cervi e di una rappresentanza di alunni di terza della media Verga. C’era anche la dirigente scolastica del Comprensivo Leonardo Da Vinci, Viviana Guidetti.
"Lavorate alla conoscenza della storia della vostra città"
"Ricordiamo un cittadino dimenticato per circa ottant’anni che è stato chiamato per andare in guerra, ha combattuto in Grecia, fu fatto prigioniero dai tedeschi e trasferito in un lager, non sappiamo quale perché non ci sono notizie. Sarebbe compito vostre cercarle" ha detto rivolgendosi ai ragazzi presenti il professor Francesco Mandarano, intervenuto in rappresentanza del Comitato pietre d’inciampo della provincia di Monza e Brianza. Quindi ha esortato i ragazzi: "Lavorate alla conoscenza della storia della vostra città", invitandoli a realizzare un lavoro di ricerca sulla Seconda guerra mondiale seguendo il modello del libretto pubblicato dall’Amministrazione comunale sulla Prima guerra mondiale.
"Non fate giochi di guerra"
"Come possiamo noi grandi insegnare a voi che la guerra non si deve combattere? Oggi si usano i social ma se vogliamo mondo di pace non dobbiamo fare giochi di guerra – ha detto il sindaco Antonio Romeo - Chi l’ha vissuta davvero, attraverso la perdita di un proprio caro, porta un segno indelebile. Quando ero alle medie veniva il partigiano Parisio ci trasmetteva quella che aveva vissuto durante la guerra, oggi persone come lui non ci sono più ma gli incontri con lui sono rimasti nella mia mente. Questo è un momento educativo per voi, speriamo che voi continuiate in questo percorso". Infine il momento della posa della pietra d’inciampo: due studenti l’hanno incastonata nel terreno, accanto a quella dedicata a Elda Gutenberger, poi altri due alunni hanno scoperto la targa che riporta la storia di Colombo.
Chi era Luigi Colombo
Luigi Colombo nacque a Limbiate l’8 ottobre 1922 da Carlo Colombo e Maria Luraschi, coppia che all’epoca risiedeva in via Umberto I (oggi via Dante). Cresciuto nelle corti del centro storico, il limbiatese era il secondo di quattro fratelli. Dopo di lui sono nati due maschi nel 1927 e nel 1930, mentre la sorella maggiore aveva due anni in più di lui ed era nata nel 1920. Luigi Colombo probabilmente divenne presto l’unico sostegno della famiglia, fu l’unico maschio a essere reclutato nell’esercito. L’ultima dimora nota dei due fratelli risulta essere via Monte Grappa, presso l’ospedale Antonini di Mombello, dove molto probabilmente erano stati ricoverati. La sorella invece visse più a lungo di tutti e morì nel 2002. La chiamata alle armi arrivò per Colombo quando era poco più che ventenne. Fu destinato alla Grecia ma venne catturato e deportato a Gorzow Wielkopolski, in Polonia. Qui morì il 4 giugno 1945, lontano da casa. Oggi riposa nel cimitero militare italiano di Bielany, nei pressi di Varsavia, insieme ai compagni che hanno condiviso con lui un tragico destino.