Pranzo in corridoio e lezioni al gelo, gli studenti dell'Omnicomprensivo si ribellano
Sciopero all'Omnicomprensivo degli studenti di Einstein e Vanoni.
Quattro richieste perentorie alla presidente e altre tre alla Provincia per ottenere una scuola più dignitosa e più vivibile.
Questo il senso della manifestazione organizzata per la mattinata di oggi, venerdì 21 gennaio, dai comitati studenteschi degli istituti "Vanoni" e "Einstein" del centro scolastico Omnicomprensivo di via Adda, in collaborazione con l'Unione degli Studenti Vimercate.
Covid ma non solo
Uno sciopero figlio delle difficoltà legate alla didattica al tempo del Covid, ma anche dei problemi cronici (su tutti quelli del riscaldamento e di strutture nel complesso ormai vecchie e in parte fatiscenti). Più volte, e anche questa mattina, è stata anche denunciata la presenza di topi all’interno degli istituti.
Molto pochi per la verità gli studenti presenti alla manifestazione.
Quattro richieste alla dirigente scolastica
Quattro, come detto, le richieste avanzate alla dirigente scolastica dei due istituti "Vanoni" e "Einstein", Michelina Maddalena Ciotta.
Classi al gelo
Innanzitutto, la pubblicazione della circolare relativa all’interruzione delle lezioni e all’uscita anticipata degli studenti come previsto dalla legge ogni qualvolta la temperatura minima nelle classi (17 gradi) non sia garantita. Caso che pare si sia ripetuto più volte recentemente. La colonnina nelle classi, secondo gli studenti, sarebbe scesa addirittura fino a 12 gradi.
A questo proposito gli studenti chiedono che le assenze finora assegnate a chi si è rifiutato di entrare in classe con una temperatura inferiore ai 17 gradi non siano conteggiate nel monte
ore annuale.
Terzo: una possibilità concreta e trasparente di interazione con la presidenza. I rappresentanti d'istituto e di classe non dovranno essere più ignorati, bensì ricevuti dalla preside ogni qual volta lo riterremo necessario.
"No al pranzo in corridoio"
Infine, la richiesta forse più stringente e legata alla questione quotidiana dell’emergenza Covid.
"Deve essere ritirata, ove presente, la circolare che obbliga ad uscire gli studenti uno ad uno nei corridoi a turni per mangiare, introducendo la regola che permette di consumare i pasti in classe se garantito il metro di distanza - si legge in un documento stilato dagli studenti e che riprende anche una questione sollevata la scorsa settimana dal nostro Giornale - Ove si afferma non essere possibile vogliamo che ci venga recapitata la nota ufficiale del Ministero, che spieghi che in assenza di positivi in classe tale regolamento deve essere mantenuto".
"Tavolo permanente con Regione e Provincia per strutture e trasporti"
E poi le questioni croniche delle strutture del centro scolastico e dei collegamenti, sollevate ciclicamente. Sul fronte delle strutture, come noto, la Provincia (proprietaria del complesso scolastico) ha approvato un progetto di completa riqualificazione del centro pensato più di 40 anni fa e frequentato ogni giorno da 4mila studenti.
Gli studenti in particolare chiedono innanzitutto un tavolo di confronto permanente con: l’ufficio scolastico regionale e con gli assessori provinciali Giuliana Colombo e Francesco Giordano per discutere in primo luogo di un aumento reale dei trasporti al fine ridurre il sovraffollamento in tutte le linee che raggiungono l’Omnicomprensivo e garantire la conseguente tutela della salute della comunità studentesca.
Secondo: la riqualificazione complessiva. Con particolare attenzione alla sostituzione degli infissi danneggiati quali finestre, tapparelle, soffitti, muri, pavimentazione e tutto ciò che comporta un rischio per la sicurezza degli studenti.
Infine, investimenti che rendano l'intera struttura munita di certificati di prevenzione da incendi e sismi. E soprattutto una mobilitazione immediata per la sostituzione della caldaia al fine di garantire la temperatura minima prevista per legge.