Preghiera per la fine del Ramadan in oratorio a Veduggio. Corbetta "Quale sarà il prossimo passo?"
"I luoghi cristiani dovrebbero rimanere tali, altrimenti a furia di concessioni si sa dove si inizia ma non si sa come si finisce"
Dopo che ieri, mercoledì 10 aprile, in oratorio a Veduggio tantissimi fedeli musulmani si sono ritrovati per la preghiera del Eid, che celebra la fine del Ramadan, il capogruppo in Regione Lombardia, il besanese Alessandro Corbetta, è tornato sul tema criticando l'iniziativa e le scelte del parroco. Corbetta aveva già definito inopportuna la scelta da parte di don Claudio Borghi, di concedere la scorsa settimana gli spazi dell'oratorio di Renate sempre all'associazione musulmana La Pace per condividere il momento della rottura del digiuno. Ora di fronte a questa nuova iniziativa non risparmia nuove critiche.
Preghiera per la fine del Ramadan in oratorio a Veduggio. Corbetta "Quale sarà il prossimo passo?"
“Se ospitare nell’oratorio di Renate una cena legata al Ramadan è inopportuno, riteniamo sia davvero irrispettoso nei confronti della comunità cristiana concedere l’oratorio di Veduggio addirittura per la preghiera islamica di fine Ramadan - ha commentato il consigliere regionale brianzolo. I luoghi cristiani dovrebbero rimanere tali, altrimenti a furia di concessioni si sa dove si inizia ma non si sa come si finisce.
Quale sarà il prossimo passo, celebrare la preghiera islamica del venerdì direttamente in Chiesa? Trasformare il campanile in un minareto da cui il muezzin potrà recitare il suo canto? Per questo permettere di pregare Allah in oratorio con i simboli del cattolicesimo è una decisione fuori luogo che continueremo a criticare, finché avremo la libertà di farlo.”
La nota del parroco
Intanto nelle ultime ore e a fronte delle polemiche dei giorni scorsi, il parroco don Claudio Borghi è intervenuto sul bollettino online della Comunità pastorale con una lunga nota personale:
"Dopo le recenti e inutili polemiche, è ormai evidente a tutti che gridare non basta più. Serve invece gente che abbia proposte, faccia progetti e immagini soluzioni. Le contrapposizioni ideologiche e le sparate politiche strumentali sono ferri vecchi da rottamare. Serve più pensiero e meno emotività, più progetti e meno ideologia, più condivisione e meno contrapposizione. Quest’anno verranno rinnovati tre organismi, due civili e uno ecclesiale: i due Consigli comunali e il Consiglio Pastorale della Comunità cristiana. Anche l’Associazione “La pace” ha rinnovato le proprie cariche interne. Bello sarebbe se alcuni spunti tra quelli qui sopra evidenziati, potessero essere utili per una riflessione – ancor meglio se condivisa – per cercare insieme le strade da intraprendere in vista di un autentico servizio rivolto alle persone che abitano questo territorio. Da parte della Comunità cristiana c’è la piena disponibilità ad avviare nuovi processi. Insomma, come si vede, le sfide poste davanti a noi sono davvero notevoli. A noi raccoglierle e dare una risposta che sia costruttiva per tutti".