Missionario saveriano

A padre Gianni Villa il premio della Casa della carità

Da sette anni è volontario e punto di riferimento spirituale della Scuola d'italiano per stranieri Culture senza frontiere. Il riconoscimento per la cura delle persone fragili e dei migranti

A padre Gianni Villa il premio della Casa della carità

A Seregno assegnato a padre Gianni Villa, missionario saveriano da oltre quaranta anni, il premio Casa della carità.

Premio Casa della carità a padre Gianni Villa

E’ stato conferito a padre Gianni Villa – desiano, classe 1948, sacerdote dal 1983, per oltre vent’anni missionario in Colombia – il premio della Casa della carità. Questa la motivazione: “Si è dedicato con tutte le sue energie alla cura di migranti e persone fragili, estendendo il suo apostolato agli studenti della Scuola di italiano per stranieri Culture senza frontiere della Casa della carità, della quale da sette anni è non soltanto un fedele e appassionato volontario, ma un punto di riferimento spirituale”.

La cerimonia in via Alfieri

La consegna del premio, giunto alla quinta edizione, nella mattinata di domenica 21 settembre nella sede di via Alfieri, alla presenza di monsignor Bruno Molinari, responsabile della Comunità pastorale San Giovanni Paolo II, del sindaco Alberto Rossi con gli assessori Laura Capelli ed Elena Galbiati, dei responsabili della struttura, oltre agli insegnanti di Culture senza frontiere e di un discreto pubblico.

La mensa solidale intitolata a monsignor Motta

Nell’occasione i locali della mensa solidale della Casa della carità sono stati intitolati alla memoria di monsignor Silvano Motta, già prevosto della città, a poco più di un anno dalla sua scomparsa, il 31 agosto 2024 a Erba, all’età di 89 anni. La ragione della scelta, come ha spiegato Luigi Losa che ha condotto la cerimonia, è la “particolare disponibilità” del sacerdote verso la Conferenza San Vincenzo De Paoli, tanto da concordare nel 1998, con la superiora dell’istituto Pozzi, il trasferimento dei locali di via Cavour, in cui da anni avveniva la raccolta e distribuzione di indumenti e pacchi di viveri, in via Alfieri. Inoltre nel 2002 il prevosto aveva messo a disposizione i locali della casa prepositurale per la distribuzione giornaliera di sacchetti con cibo e bevande a persone bisognose.