Prende forma la casa rifugio per le persone in difficoltà
Presentato il progetto, finanziato con i fondi del Pnrr, avviato in uno stabile di Ruginello sequestrato alla malavita.

Proseguono a passo spedito a Vimercate i lavori per il nuovo centro per l’inclusione sociale munito di alloggi, servizi e spazi di supporto per le persone in difficoltà.
Una nuova vita per l'ex ditta sequestrata
Una nuova vita per lo stabile di via Maria Ausiliatrice, a Ruginello di Vimercate. L’edificio, confiscato alla criminalità organizzata e da anni in disuso (è stata in passato u a ditta di lampade e lampadari), sta rinascendo grazie a un progetto di riqualificazione che punta a diventare un punto di riferimento per l’inclusione sociale dell’intero territorio vimercatese.

Incontro pubblico per presentare il progetto
Martedì 10 giugno si è svolta un’assemblea pubblica al centro civico della frazione per presentare alla cittadinanza il progetto di riqualificazione in realtà già avviato da qualche mese.
Presenti il sindaco di Vimercate Francesco Cereda, l’assessore alla Cura delle Persone Riccardo Corti, e Matteo Mauri, presidente della Consulta di Ruginello.
Mini alloggi temporanei con progetti personalizzati
L’obiettivo dell’incontro è stato quello di chiarire la destinazione d’uso dello stabile e rispondere alle domande dei cittadini. Il nuovo edificio sarà articolato su tre livelli, ciascuno con funzioni precise. Al primo piano verranno realizzati minialloggi temporanei, pensati per persone e famiglie che attraversano momenti di fragilità e che hanno bisogno di un percorso di reinserimento sociale e lavorativo. Gli alloggi saranno assegnati solo tramite la presa in carico da parte dei servizi sociali (Offertasociale), con un progetto personalizzato per ogni ospite.
Il sindaco: "Non sarà un dormitorio"
"Non stiamo costruendo un dormitorio ma un luogo di ripartenza, un’opportunità concreta per chi vuole davvero ricostruirsi una vita - ha spiegato il sindaco Cereda - L’ingresso sarà regolato e selezionato, non ci sarà libero accesso. Qui non ci saranno via vai notturni né situazioni di degrado. La sicurezza per il quartiere è garantita: ci sarà un custode presente 24 ore su 24 che vigilerà sulla struttura".
Tra gli alloggi è previsto anche un appartamento per le cosiddette "dimissioni protette": una soluzione abitativa per persone dimesse dagli ospedali che non possono tornare subito a casa.

Spazi per Offertasociale
Al piano terra saranno ospitati gli uffici di Offertasociale, l’azienda consortile che coordina i servizi alla persona per i 29 comuni del Vimercatese. Qui troveranno spazio sportelli di ascolto, ambulatori, sale riunioni e un presidio fisso per l’attivazione rapida di interventi; un esempio concreto che è stato fatto dal primo cittadino è per donne vittime di violenza che necessitano di un alloggio sicuro nell’immediato.
"Per rispondere alle emergenze"
"Abbiamo pensato a una struttura flessibile, capace di rispondere in tempi brevi alle emergenze sociali - ha aggiunto l’assessore Corti - Vogliamo dare risposte concrete a chi, in un momento di vita difficile, ha bisogno di supporto, di un alloggio temporaneo, ma soprattutto di un percorso per tornare a essere autonomo".
Anche una "stazione di posta"
Nel piano interrato sarà realizzata la cosiddetta "stazione di posta", uno spazio con 7 o 8 posti letto, una mensa e locali di servizio. Anche qui l’accesso sarà strettamente regolato. Non si tratta di un dormitorio a libero accesso: le persone potranno essere ospitate solo attraverso una valutazione da parte dei Servizi sociali.

"Non è un luogo di passaggio occasionale, ma uno spazio di transizione controllato - ha chiarito il primo cittadino - Il nostro obiettivo è offrire stabilità e accompagnare chi è in difficoltà verso una nuova autonomia. Anche le situazioni di emergenza, come ad esempio una donna che chiede protezione dopo aver subito una violenza, saranno gestite con attenzione e tempestività, ma sempre all’interno di un percorso strutturato".
Costo 1.800.000 euro, interamente finanziati con il Pnrr; pronta nella primavera 2026
La realizzazione del nuovo centro è interamente finanziata dai fondi Pnrr con un contributo di 1.805.000 euro, coprendo il 100% dei costi. Il cantiere dovrebbe chiudersi entro marzo 2026.
L’attivazione dei servizi avverrà in modo graduale.
"Un investimento non solo per Vimercate"
"E’ un investimento per tutto il territorio, non solo per Vimercate - ha sottolineato ancora l’assessore Corti - Questo spazio sarà a disposizione di tutti i cittadini del Vimercatese che si trovano in situazioni di vulnerabilità".
Nessun "pericolo" per il quartiere
Durante l’assemblea, i residenti hanno espresso alcune preoccupazioni, soprattutto legate alla sicurezza e alla gestione del flusso di persone. I chiarimenti forniti hanno però rassicurato la cittadinanza .
"Abbiamo voluto essere trasparenti fin da subito - ha concluso il sindaco Cereda - Questo progetto non solo restituisce alla collettività un bene confiscato alla criminalità, ma rappresenta una risposta seria ai bisogni sociali, con attenzione e rispetto sia per chi verrà ospitato sia per chi vive nel quartiere".