E' successo a Monza

Prima hanno picchiato l’autista, dopo gli uomini del 118 che lo soccorrevano

L’ennesimo caso di violenza sui bus è accaduto sabato: a scatenare il caos una coppia già segnalata.

Prima hanno picchiato l’autista, dopo gli uomini del 118 che lo soccorrevano
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Prima hanno fatto irruzione nella cabina di guida e lo hanno picchiato. Poi sono tornati sull’autobus e hanno aggredito anche il personale del 118 che lo stava soccorrendo.

Prima hanno picchiato l’autista, dopo gli uomini del 118 che lo soccorrevano

Protagonista della vicenda, sabato pomeriggio scorso, un autista della linea Z208 che collega Arcore a San Fruttuoso, vittima di una giovane coppia che già in passato è stata segnalata per aggressioni verbali e minacce del personale di linea.

Secondo quanto raccontato dal conducente i due giovani, un ragazzo e una ragazza, sono saliti sul bus in via Lecco, all’altezza delle mura del Parco e hanno subito cominciato a litigare animatamente per cause non note, disturbando anche gli altri passeggeri.

Gli insulti e l'aggressione

Dopo il richiamo dell’autista, con l’invito ad abbassare il tono della voce, la situazione è però degenerata. I due ragazzi hanno infatti fatto irruzione nella cabina di guida dove lo stesso si trovava e in men che non si dica, dopo averlo ricoperto di insulti, lo hanno aggredito sferrandogli dei pugni.

Di lì la fuga dei due ragazzi e l’intervento della Polizia e del personale del 118 che subito hanno prestato soccorso all’autista aggredito all’altezza di via Pacinotti, dove nel frattempo il bus si è fermato. Una scena quasi da manuale che però non è affatto coincisa con il finale della violenta, quanto surreale, vicenda. I due giovani hanno infatti aspettato che la Polizia si allontanasse per tornare in azione. Nel fuggire, infatti, la ragazza aveva precedentemente scordato il suo cellulare su uno dei sedili. Motivo per il quale, dopo essere stata contattata con una chiamata sul telefonino del ragazzo, insieme a lui ha poi deciso di ritornare sul bus. Scatenando un secondo putiferio.

Aggrediti anche i soccorritori

Una volta rientrata in possesso del cellulare la coppia ha dunque nuovamente cominciato ad infierire contro l’autista. Prima a parole e poi con calci e pugni. Non paghi, i due ragazzi hanno anche aggredito anche i soccorritori del 118 che in quel momento si trovavano ancora con lui e che stavano cercando di difenderlo. Infine si sono dati alla fuga, rubando oltretutto anche il borsello dell’autista che è riuscito a rientrarne in possesso solo grazie all’intervento dei soccorritori del 118 che hanno rincorso i due ragazzi, raggiungendoli e facendosi restituire il maltolto. L’intera vicenda è stata comunicata dalla Polizia di Stato all’autorità giudiziaria.

Il conducente ha annunciato che sporgerà denuncia

Ancora parecchio scosso per quanto accaduto, il conducente ha annunciato l’intenzione di sporgere denuncia. «Non è certo la prima volta che accadono cose del genere, e anzi le azioni violente nei confronti dei conducenti sono ormai all’ordine del giorno - ha commentato l’ex consigliere Salvatore Russo, portavoce della battaglia portata avanti dal personale di linea per ottenere più sicurezza e insieme al consigliere regionale Alessandro Corbetta fautore della proposta circa l’utilizzo di guardie giurate sui mezzi pubblici - In questo caso, oltretutto, i due ragazzi erano già attenzionati per per precedenti episodi di violenza. Una ragione in più, dunque, perché si proceda finalmente con il garantire sui bus personale addetto alla sorveglianza. La situazione è diventata davvero insostenibile».

Si punta a garantire personale addetto alla sorveglianza

Un appello, quello di Russo, già fatto proprio da un’azienda di trasporti brianzola e che ora si spera venga raccolto anche dalle altre società. In altre città italiane, dove il servizio è già attivo, i risultati sembrerebbero infatti incoraggianti: è il caso per esempio di Palermo dove la presenza dei vigilantes sugli autobus, oltre alla diminuzione degli atti vandalici, avrebbe ingenerato all’azienda di trasporti locale anche il raddoppio di biglietti obliterati e di titoli di viaggio venduti.
«E’ la conferma che se ci si sente sicuri si viaggia più volentieri sui mezzi pubblici - ha concluso Russo - E in tempi ove si guarda all’ambiente, e soprattutto al caro benzina, un maggior uso dei mezzi pubblici sarebbe conveniente per tutti».

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