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Primo "sì" alla riqualificazione del centro

Tutti d'accordo in Assise al progetto per realizzare spazi commerciali e residenziali in un'area dismessa

Primo "sì" alla riqualificazione del centro
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Primo disco verde in Consiglio comunale al progetto di riqualificazione del centro, in particolare dell’area ex industriale tra le vie Piave, Vittorio Veneto, 1° Maggio e Matteotti che prevede la realizzazione da parte di un operatore privato di residenze e spazi per il terziario al posto dei capannoni dismessi.

Riqualificazione del centro

Il Piano attuativo in variante al Pgt denominato Pp2 è stato adottato con il voto favorevole di tutti i gruppi politici,  durante l'ultima seduta di Consiglio comunale. A relazionare l’intervento l’architetto Pietro Cicardi. "L’atto di stasera è l’epilogo di un lungo percorso durante il quale il contesto economico e sociale del territorio è mutato" ha spiegato il professionista. "Ne abbiamo tenuto conto nell’intervento che vuole aprire uno spazio oggi chiuso ad un nuovo profilo pubblico e tenere conto delle esigenze sia abitative che commerciali, queste ultime rimodulate secondo le effettive necessità e tentando di privilegiare i negozi di vicinato" ha aggiunto. Le nuove esigenze, a detta dell’estensore, riguardano infatti "le ridotte istanze commerciali, che hanno aggiornato l’intervento evitando di realizzare spazi residenziali e commerciali promiscui col rischio di vederli restare vuoti ma riducendo gli spazi commerciali alle effettive necessità" come ha spiegato. Quanto al residenziale, il progetto prevede ampia metratura "per interventi di edilizia popolare che prevedono la costruzione di palazzine residenziali".

Il parere dell'opposizione

"A nostro avviso manca un completamento effettivo dell’area, non c’è una visione d’insieme si rischia di realizzare uno spazio residenziale senza servizi, inoltre riteniamo poco logica l’area scelta per l’edilizia popolare" ha commentato il capogruppo del Centrodestra, Franco Redaelli, al quale ha fatto eco la collega di gruppo Barbara Caspani a detta della quale "occorrono più punti fermi, l’Amministrazione deve essere più propositiva e avere una visione d’insieme anziché prendere un progetto e calarlo dall’alto in un contesto esistente". "La mia linea è andare incontro a chi vuol investire nel recupero del territorio agevolandolo, non posso che essere favorevole all’intervento" ha messo a verbale il capogruppo di Fratelli d’Italia, Silvano Resnati, subito prima che l’Aula varasse all’unanimità l’adozione del Piano.

Il servizio è pubblicato anche sul Giornale di Carate in edicola da oggi martedì 26 ottobre 2021.

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