Natale amaro

Problemi alla palestra, lo Skating finisce a Bergamo

Per il saggio del pattinaggio 150 famiglie hanno dovuto spostarsi in un'altra provincia. Il duro sfogo della società di Monza: "Mai successo in 75 anni"

Problemi alla palestra, lo Skating finisce a Bergamo
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Un bellissimo saggio quello dello Skating club Monza che però ha lasciato l'amaro in bocca. Le 150 famiglie degli atleti sabato 16 dicembre 2023 hanno dovuto recarsi a Bergamo per assistere al saggio di Natale per problemi tecnici nella palestra in concessione alla Ardigò di Monza. Duro lo sfogo della società: "Mai successo in 75 anni".

I problemi alla palestra dello Skating

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Lo skating Club Monza non ha potuto tenere il consueto saggio di Natale in città: ragioni “tecniche” relative alla palestra in concessione, alla Ardigò di via Magellano, secondo la società evidenziate dagli Uffici Comunali, hanno costretto la società, per la prima volta dopo 75 anni, a realizzare la manifestazione a Bergamo perché da parte del Comune di Monza, non sono state proposte soluzioni  o alternative.

A denunciarlo è stata la stessa società monzese di pattinaggio a rotelle che ha organizzato un musical sui pattini con protagonisti gli atleti. Ospite in pista Rebecca Tarlazzi, attuale campionessa del mondo e detentrice del titolo per 16 volte.

Secondo quanto ha raccontato in una nota stampa lo Skating Club Monza, l’evento ha suscitato grande interesse e in previsione dei molti ospiti, la società si era organizzata per riceverli, garantendo a proprie spese, ogni presidio di sicurezza in modo ridondante ed in ossequio agli adempimenti di legge. Ma non è bastato ad avere il via libera dal Comune.

Doveva essere in via Magellano all'Ardigò

Inizialmente "La Broadway on wheels" avrebbe dovuto tenersi alla palestra Ardigò di via Magellano, come ancora si vede dal profilo Facebook della società.

Così la vice-presidente di Skating Club Monza Cristina Albanese:

La società si è attivata per richiedere un ampliamento dei posti disponibili nella palestra in concessione, come da disposizioni di legge; si sarebbe presentata richiesta con perizia asseverata da tecnico, si sarebbe installato un maxi-schermo in spazio esterno in caso di numero eccessivo di presenze e per limitare l’accesso all’interno, era previsto un presidio di tre vigili del fuoco e un mezzo con materiale estinguente di società privata oltre a personale di sicurezza, ma gli uffici comunali hanno preannunciato possibili controlli su segnalazione di terzi, senza proporre spazi alternativi. La sicurezza per noi è una priorità. Siamo tutti genitori di atleti in pista e avremmo garantito un presidio di sicurezza che vediamo solo in autodromo, per ovviare ai limiti che peraltro hanno tutte le palestre monzesi e di mezza Italia. Bastava una autorizzazione temporanea (tre ore) e non avremmo dovuto spostare a Bergamo 150 atleti con le famiglie. Lavoriamo bene con l’attuale l’assessore allo Sport che è sempre disponibile, ma così non si può andare avanti. Lo sport toglie i ragazzi dalla strada e dalla pervasività dei social, tutti lo asseriscono,
ma poi si bloccano le associazioni dilettantistiche -che a spese dei propri dirigenti- garantiscono un presidio sociale. Siamo mortificati, la nostra è una società seria con 75 anni di attività ininterrotta ed è medaglia d’oro del Coni per meriti sportivi, oggi a Monza la società viene costantemente penalizzata e non ne comprendiamo i motivi.

Lo sfogo della società Skating club Monza

La vicenda ha lasciato profonda amarezza nella società che ha affidato alla presidente Giovanna Pavani il compito di denunciare quanto accaduto:

Il nostro saggio di Natale è un momento particolare per atleti e famiglie, abbiamo voluto comunque realizzarlo e ci siamo trasferiti a Bergamo a pochi giorni dalla data fissata. E’ stato un successo, ma ci è costato moltissimo in termini economici e di sforzo organizzativo oltre al disagio che le famiglie hanno sopportato e che ringraziamo per il sostegno. Occorre una riflessione approfondita da parte delle istituzioni.

Parole cui hanno fatto eco quelle di Walter Radice, dirigente dell'associazione, che ha chiesto un tavolo congiunto in Comune per associazioni e assessore:

Proponiamo un tavolo di lavoro con l’assessorato e le associazioni Sportive. Monza potrebbe diventare un polo di attrazione per lo Sport, attivando anche il partenariato pubblico-privato. Si comprendono le difficoltà di bilancio che i Comuni devono gestire, ma qui è in gioco un presidio sociale che peraltro da pochi mesi è menzionato nella Costituzione della Repubblica Italiana all’art. 33 ....la Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme.

 

 

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