La riflessione

Professione badante, l’esempio di due caratesi: "Per vivere davvero non basta una busta paga"

La storia di Pietro Mauri e Michele Mazzonello. Sono titolari dell'agenzia "Le Fate Pazienti" per l'assistenza domiciliare e i servizi alla persona.

Professione badante, l’esempio di due caratesi: "Per vivere davvero non basta una busta paga"
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"Un contratto regolare, in qualsiasi lavoro, regola la dignità del lavoro stesso e pone su un piano di rispetto reciproco il rapporto tra i suoi protagonisti, in questo caso famiglia dell'anziano e badante". È con queste parole che Pietro Mauri ci accompagna in questa riflessione su una professione dagli importanti risvolti umani e sociali, ben più complessa di quello che sembra.  Con Michele Mazzonello, è titolare dell'agenzia «Le Fate Pazienti» per l'assistenza domiciliare e i servizi alla persona, con uffici a Seregno e a Paina di Giussano, un esempio innovativo di servizio che mette in contatto tre bisogni (anziano, famiglia dell'anziano e badante) e se ne fa carico dall'inizio a tutta la durata del rapporto lavorativo, diventando un riferimento certo per ogni imprevisto o necessità, a partire dall'ascolto e dalla formazione.

Professione badante, l’esempio di due caratesi

Entrambi caratesi, Mauri e Mazzonello si occupano di assistenza domiciliare agli anziani con l'entusiasmo, la convinzione e la competenza di chi esercita il proprio lavoro come una missione, e lo svolge con passione, cercandone anche i significati più profondi.

"Ci ha sempre colpito - continua Mauri - la grande umanità di queste donne, la loro grande dignità, pur arrivando da situazioni di povertà o di grande carico problematico. Sono qui a fare un lavoro umile, faticoso, a volte deprimente, pur avendo magari una laurea, o qualifiche professionali che al loro paese erano mal retribuite e non permettevano più una vita dignitosa. Colpisce la loro motivazione a sostenere i bisogni della propria famiglia, la loro resilienza, oltre ogni nostalgia e solitudine che a volte le fanno scivolare nella depressione del cosiddetto “mal d'Italia”, e ho cercato di raccontare la loro fatica in un video, che si può vedere su You Tube, cercando - Pietro Mauri, Come d'autunno sugli alberi le foglie. Per noi - prosegue Mauri - è importante gestire l'incontro di due fragilità, anziano e badante, con l'obiettivo di creare un ambiente sereno per tutti. Per questo cerchiamo di essere la sicurezza di una risposta presente ed efficace, e ci occupiamo di tutto per la badante, dalle pratiche di busta paga alla burocrazia dei permessi di soggiorno, dai vaccini e tamponi alle necessità mediche, alle ferie e sostituzioni, in un rapporto di fiducia reciproca che crea le migliori condizioni di serenità anche per la famiglia".

Vengono a prendersi cura di qualcuno, ma nessuno poi si prende cura di loro"

"Ho vissuto per lavoro per dodici anni in Russia e in Lettonia - aggiunge Mazzonello - Questa esperienza mi ha permesso di imparare molto bene la lingua e di conoscere anche la cultura e le dinamiche di una società matriarcale, di scoprire la forza di queste donne, che ritrovo poi qui, nelle russe, moldave, ucraine, bulgare e rumene che si rivolgono a noi per essere selezionate e trovare una famiglia per un lavoro. Vengono a prendersi cura di qualcuno, ma in realtà nessuno poi si prende cura di loro. Noi - conclude - cerchiamo di essere un anello di congiunzione, di far trovare un po' di casa e accoglienza vera, e di rispettare anche i loro sogni, desideri e ambizioni, perché per vivere davvero non basta una busta paga".

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