Asst Brianza

Professionisti della neuropsichiatria infantile al lavoro per ottimizzare i tempi diagnostici

In partenza un corso di formazione per omogenizzare le procedure di intervento e di valutazione multidisciplinare e ottimizzare i tempi diagnostici dei professionisti responsabili della valutazione.

Professionisti della neuropsichiatria infantile al lavoro per ottimizzare i tempi diagnostici
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Un corso di formazione previsto a metà giugno (una prima edizione si è già svolta nelle settimane scorse) rivolto a tutte le figure che si occupano di riabilitazione nell’ambito della neuropsichiatria infantile. Ad organizzarlo è Asst Brianza e coinvolge logopedisti, fisioterapisti, terapisti della neuro psicomotricità dell’età evolutiva, impegnati nella valutazione dei bambini fino a 4 anni di età, presi in carico dai servizi di neuropsichiatria infantile.

Professionisti della neuropsichiatria infantile al lavoro per ottimizzare i tempi diagnostici

L’obiettivo del corso è quello di omogenizzare le procedure di intervento e di valutazione multidisciplinare e ottimizzare i tempi diagnostici dei professionisti responsabili della valutazione.

Responsabile scientifico dell’evento formativo, che prelude a un modello organizzativo che è già stato sperimentato all’interno di un servizio l’anno scorso, è Edvige Fusto, coordinatrice dei riabilitatori dell’area ovest della Neuropsichiatria Infantile di ASST Brianza, con cui ha collaborato Simona Pellegatta, coordinatrice dell’area est.

L'obiettivo è intervenire sulle liste d'attesa

“Di fatto – spiega Edwige Fusto - si intende intervenire sulle tempistiche delle liste d’attesa riducendole, e sul bisogno dei familiari dei piccoli pazienti che ad oggi sono chiamati a partecipare a più sedute di valutazione”.

All’interno dei servizi di Neuropsichiatria Infantile è sempre più frequente la presa in carico dei soggetti dai 0 ai 4 anni di età e la richiesta di valutazione dei bambini che presentano quadri estremamente complessi.

I piccoli da 0 a 4 anni sono una priorità clinica

“Tutti i bambini che hanno un’età tra 0 e 4 anni – dice la coordinatrice- sono una priorità clinica per noi, in quanto è importantissimo effettuare una diagnosi precoce per iniziare un trattamento riabilitativo, prima che il bambino entri in età scolare”.

I numeri e le diagnosi

I pazienti valutati dai riabilitatori lo scorso anno sono stati circa 1.600. In gran parte sono stati riscontrati ritardi misti dello sviluppo: ritardi verbali, neuro psicomotori, disturbi del linguaggio, disturbi pervasivi dello sviluppo (dall’autismo alla sindrome di Asperger).

(nella foto da sinistra: Barbara Loiacono (psicologa clinica), Simona Pellegatta (coordinatrice), Edwige Fusto (coordinatrice), Paola Dellacasa (Neuropsichiatra))

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