«Pronti alla riqualificazione dell’area ex Snia»
In Consiglio comunale approvata l’individuazione come ambito di rigenerazione urbana del sito dismesso e dei relativi immobili.
Semaforo verde al primo strumento per dare il via libera allo sviluppo urbanistico della ex area Snia. Martedì della scorsa settimana il Consiglio comunale ha individuato il sito dismesso e i relativi immobili oggetto di criticità, come ambito di rigenerazione urbana secondo quanto stabilito dalla legge regionale 12 dell’11 marzo 2005, riguardante appunto gli interventi relativi al recupero del patrimonio edilizio dismesso. Favorevoli la maggioranza e il Movimento 5 Stelle, contraria la lista SìAmo Varedo.
Passi avanti per la riqualificazione dell'area ex Snia
Ad agosto era stato presentato in Consiglio il masterplan del progetto di riqualificazione redatto dalla proprietà dell’area seguendo le linee guide dell’Amministrazione che prevedono una suddivisione in ambito commerciale, residenziale e polo della logistica con abbattimento del 50 per cento di consumo di suolo in favore di aree verdi.
«Con l’individuazione degli ambiti di rigenerazione urbana si va a perimetrare l’area che deve recuperare il privato, con questa legge avrà la possibilità di riqualificare le aree usufruendo di incentivi, consentirà di captare bandi e si potrà accelerare l’iter burocratico per il recupero» ha ricordato l’assessore all’Urbanistica e vicesindaco Fabrizio Figini.
Sempre nella seduta di martedì sera, tutti i capannoni fatiscenti e inagibili compresi nell’area ex Snia sono stati individuati come immobili dismessi che presentano criticità.
"E’ una delibera importante perché rappresenta una scelta precisa, sia tecnica che politica, di dettare le linee guida e i tempi della rigenerazione urbana al privato. Ribadisco però che se su quell’area non ci sarà la certificazione della Regione di regolare bonifica non si potrà costruire niente" ha puntualizzato Figini.
Ora tocca alla proprietà
Dopo l’approvazione delle delibere in Consiglio, il prossimo passo dovrà farlo il privato. "Abbiamo fatto capire che l’Amministrazione è pronta, ora la proprietà dovrà protocollare il masterplan definitivo e vari studi come quello del traffico, acustico e geologico che verranno sottoposti agli enti superiori per valutare se stanno in piedi. Le priorità restano la bonifica dell’area e la rimozione dei rifiuti, poi si potrà pensare alla demolizione dei capannoni e alla ricostruzione" ha concluso il vicesindaco.
Delusa la lista SìAmo Varedo: «Non è un percorso condiviso»
Critiche al progetto di riqualificazione della ex area Snia sono arrivate dalla SìAmo Varedo, che ha votato contro. "La piattaforma della logistica creerà un forte impatto e la vasca di laminazione non vorremmo diventasse un nuovo depuratore – ha ribadito il capogruppo Sandro Vitiello – ho sollecitato una commissione aperta al pubblico per ragionare insieme al di là del rendering presentato. Ora avremo a che fare con società diverse che hanno un capitale sociale di 10mila euro. Stiamo percorrendo la strada migliore possibile? Facciamo attenzione a questa vicenda perché sulla Snia si gioca il futuro della città".
Negativo anche il parere di Mauro Zaina: "Sono deluso e amareggiato, questo progetto non è un percorso condiviso, non sono state trovate forme per ascoltare le nostre proposte".
Il Movimento 5 Stelle invece ha visto nella delibera una possibilità di rilancio per l’area, quindi Hector Rodriguez ha votato a votato a favore: "E’ il momento di partire con la riqualificazione. Chiedo però di essere coinvolti in questo mega progetto che rappresenta il rilancio di Varedo, ci sono alcuni punti che potrebbero essere modificati se ci sediamo insieme a un tavolo".
Il sindaco Filippo Vergani ha insisto nel dire che un’opportunità del genere non ricapiterà in futuro: "Il 2022 potrebbe essere l’anno in cui si inizia a vedere la luce in fondo al tunnel perché potrebbero partire i lavori per la media struttura di vendita – ha auspicato - Se il progetto non fosse piaciuto ai cittadini oggi non saremmo qui, dentro il voto che ci hanno dato il 3 e il 4 ottobre c’era anche la fiducia per questo piano di riqualificazione".